Ad un anno dall’inaugurazione del ricostruito Teatro Poletti, nel Consiglio Comunale di ieri sera, con una interrogazione consigliare, ho chiesto il recupero di alcune “dotazioni storiche” del nostro Teatro.
A che punto si trova il restauro dello storico Sipario del Teatro raffigurante “Cesare al passaggio del Rubicone”, opera (tempera su tela di metri 17,70 x 11,30) di Francesco Coghetti, visto che erano stati stanziati 500.000 euro nel Bilancio triennale 2019-2021.
Tra i sipari storici è ”uno dei più pregiati e preziosi“, di alto valore artistico e spettacolare, ammirato dal pubblico in sala fino all’ultimo istante prima dell’opera. Fu salvato dalle distruzioni della guerra per merito del custode del Teatro, Aldo Martinini, che lo trasportò precauzionalmente a San Marino, nel dopoguerra, rimase abbandonato per decenni, arrotolato e cosparso di borotalco, nel salone del Palazzo dell’Arengo, infine nei depositi comunali di via della Gazzella.
Dove è “finito” il busto di marmo del Poletti che all’epoca era collocato sulla porta d’ingresso della platea, opera dello scultore carrarese Pietro Tenerani, molto famoso a Roma come il pittore Coghetti, che Poletti chiamò entrambi per il suo Teatro riminese;
se non sia opportuno, come già chiesto il 4/7/2000, sostituire lungo gli scaloni monumentali del Teatro le ringhiere formate con corde di acciaio, più adatte alle scalette di un “peschereccio”, ripristinando le balaustre con colonnine in ghisa di cui si dispongono disegni, stampe e campioni presso la Soprintendenza di Ravenna, presenti nel Teatro Ottocentesco, per rispettare i canoni del restauro e il vincolo stabilito dalla Legge 1089/93.
Se non sia “raccomandabile l’acquisto del pianoforte storico utilizzato da Giuseppe Verdi per le prove e la prima assoluta dell’opera, l’Aroldo, presentata il 16 Agosto 1857 per l’inaugurazione del Teatro, di un noto collezionista e commerciante di Misano Adriatico.
Ha risposto l’Ass. alla Cultura, Piscaglia, dicendosi completamente d’accordo su tutto: “ma, ci sono delle priorità tecniche riguardanti le apparecchiature della macchina scenica, gli allestimenti delle sale superiori (Ressi, danza, musica), il risparmio energetico con la porta di vetro prevista al posto delle tende all’ingresso; il busto del Poletti, attualmente in una cassa, verrà ricollocato a terra nel foyer, dopo l’installazione della porta di vetro; per il restauro del sipario è stata individuata una ditta di Bologna ma non è possibile, ora, la spesa di 500.000 euro; il rifacimento delle ringhiere in ghisa lungo gli scaloni costa 350.000/400.000 euro; per l’acquisto del pianoforte, un “gioiello sentimentale”, utilizzato da Verdi occorrono 170.000 euro".
Auspico, pertanto, anche con il contributo dei riminesi, la realizzazione più prossima di questi “interventi” per l’arricchimento del nostro Teatro.
Gioenzo Renzi