Scontato come il primo sole a primavera il "piccolo sforzo" (quotato in 320.000 euro) richiesto dall'Amministrazione comunale ai cittadini corianesi diventa l'ennesimo, ma prevedibile tassello di una politica sempre più miope e arroccata. E dire che al sindaco Spinelli, tra selfie e passerelle ufficiali, non si può certo imputare un atteggiamento stanziale. Talmente impegnata a recapitare lettere e letterine a candidati sindaci, ministri e sottosegretari da essersi quasi dimenticata del ruolo per cui è stata eletta dai cittadini. Che ieri però la letterina se la sono vista recapitare tra le pieghe di un bilancio sempre più magro di investimenti e sempre più carico di balzelli, con un incremento dell'aliquota Imu fino al massimo di 1,06%. Inoltre, a pesare sulla pelle delle fasce più deboli sarà soprattutto l'aumento dell'addizionale Irpef che prevede anche un innalzamento della quota di esenzione da 8.000 a 10.000 euro.
Per carità, siamo consapevoli di una preoccupante "contrazione delle entrate", premessa lecita fatta dall'assessore Ugolini, ma il punto nodale è che non si tratta di un meteorite caduto per caso su piazza Mazzini. Questo ennesimo aumento del carico fiscale è la conseguenza quasi matematica di una politica autoreferenziale che ci sta condannando ad un surreale immobilismo. Così, invece di tagliare gli sprechi, si continua a vessare i cittadini. Anche perché i fondi e le risorse ci sarebbero anche, Comuni a noi limitrofi l'hanno dimostrato, ma per intercettarli occorre mettere in campo una lungimiranza che a questa Amministrazione manca in maniera sempre più preoccupante.
Gruppo consiliare "Insieme per Coriano"
(Nella foto il capogruppo Alessandro Leonardi)