Irpef ridotta, sostegno agli affitti, nidi gratis e aiuti alle scuole paritarie, un fondo straordinario per le bollette: sono le quattro azioni che compongono il “pacchetto fiducia”, un impegno dell’Amministrazione Comunale del valore complessivo di oltre 3 milioni di euro e che rappresenta uno dei capisaldi su cui poggia la proposta di bilancio di previsione 2023-2025, che inizia questa sera il suo percorso di presentazione e discussione in Consiglio Comunale. Il “pacchetto fiducia” rappresenta una piattaforma che prova a dare risposte immediate a famiglie e imprese. Quattro macro interventi dove alla conferma delle misure di protezione sociale e d'impresa già introdotte nei mesi scorsi, se ne aggiungono di nuove e sperimentali, appositamente cucite sulla base delle esigenze della città anche in relazione al difficile contesto economico nazionale e internazionale.
Irpef più bassa per 49.633 riminesi
Il primo importante intervento riguarda l’addizionale Irpef, con l’introduzione di una ulteriore riduzione delle aliquote per tutti i contribuenti al di sotto dei 50mila euro di reddito. Trarranno beneficio da questa manovra 49.633 riminesi, per un valore complessivo di 850 mila euro. Con questa azione si va ad alleggerire ulteriormente il peso di un tributo che già vede Rimini tra i Comuni più virtuosi: la soglia di esenzione introdotta dall’Amministrazione (16mila euro) fa sì che il numero dei cittadini non paganti (59.870) sia maggiore rispetto a quello dei cittadini chiamati a versare l’addizionale (55.073). La riduzione dell’addizionale Irpef si inserisce in quadro di politiche tributarie che non gravano sui contribuenti: anche in questo bilancio così come lo scorso anno non sono previsti aumenti a carico dei cittadini per le tasse e imposte di competenza comunale e saranno confermate tutte le agevolazioni regolamentari già applicate per Imu, Tari, Icp e la disapplicazione dell’Iscop.
Un fondo da 200mila euro per le bollette. Sul sociale e studio risorse pari a oltre 55 milioni
Il rincaro dei costi dell’energia e di conseguenza delle utenze sta impattando in maniera pesante sui bilanci delle famiglie, delle imprese e degli enti locali, colpendo soprattutto chi già versava in condizioni critiche. Alle fasce più deboli ed esposte è rivolto il fondo straordinario di 200mila messo a disposizione dei servizi sociali del Comune, che va ad incrementare la quota di risorse che già in questi mesi il settore ha messo a disposizione proprio per rispondere alla situazione di crisi legata al caro bollette. Il Sociale si conferma come il settore a cui l’Amministrazione dedica le maggiori risorse economiche: quasi il 27% della spesa complessiva del 2023 tra diritti e politiche sociali e scuola e diritto allo studio, complessivamente oltre 55 milioni di euro.
Oltre un milione per nidi gratis e sostegno delle scuole paritarie
La gratuità degli asili nido è stata una delle prime azioni del mandato ed è stata una delle prime azioni ad essere confermata nel bilancio 2023-2025. Una scelta legata ai risultati ottenuti in questo primo anno di applicazione, con la crescita del 20% di domande di iscrizione ricevute che si accompagna ad una serie di misure pensate per ampliare l’offerta dei servizi educativi. Pochi giorni fa ad esempio una ventina di bambini hanno iniziato a frequentare il nido altri venti bambini, grazie a un investimento di 70mila euro finanziato con fondi europei messi a disposizione dalla Regione Emilia Romagna e destinati all’acquisizione di posti in più nella fascia 10-36 mesi da reperire attraverso gestori convenzionati. La gratuità dei nidi sarà dunque riproposta: prevista l’esenzione per le famiglie al di sotto dei 26mila euro di reddito e una riduzione sensibile e graduale delle rette anche per tutte le altre fasce di reddito. E’ inoltre confermato anche il contributo ai nidi privati autorizzati destinati a garantire l’applicazione di riduzioni delle tariffe anche per le famiglie che sceglieranno questi servizi. Si tratta per il Comune di Rimini di un investimento complessivo per favorire l’accesso ai nidi di oltre 1,1 milione di euro, in parte cofinanziati attraverso contributi della Regione e del Miur. La novità riguarda il progetto sperimentale dedicato alle scuole paritarie, attraverso un fondo una tantum di 200 mila euro, allo scopo di sostenere gli istituti per fronteggiare i maggiori costi delle utenze. Il pacchetto scuole paritarie prevede anche il consolidamento del rapporto proficuo con Asp Valloni nella gestione dei nidi a titolarità pubblica.
Imu più bassa per gli immobili a canone concordato per stimolare gli affitti
Una delle principali novità della manovra riguarda le agevolazioni Imu per gli immobili affittati a canone concordato. Sarà infatti ridotta di un punto l’aliquota base, che passerà dallo 0,86% a 0,76%, grazie ad un fondo messo a disposizione di circa 500 mila euro. La riduzione interesserà circa 7.200 abitazioni a canone concordato distribuite sul territorio comunale: il 47% di queste abitazioni sono sopra la ferrovia, il 22% sopra la statale, il 22% nella zona della marina e il 9% in centro storico. Obiettivo della modifica è quella di stimolare gli affitti, alla luce della sempre maggiore difficoltà che si registra in generale nelle città italiane di trovare immobili in locazione a lungo termine per famiglie, studenti, lavoratori stanziali. Per rafforzare questa misura, la riduzione dell’Imu per gli immobili a canone concordato sarà accompagnata dall’aumento dell’aliquota delle imposte di soggiorno per le locazioni turistiche di breve periodo, che passerà dallo 0,70 a 1,50.