Politica 11:48 | 28/03/2025 - Riccione

La Sindaca Angelini sul caso incompatibilità: "Abbiamo regalato alla Tosi una vetrina e il ruolo di vittima"

"In apertura del consiglio comunale di ieri sera, ho preso atto della decisione del presidente del Consiglio comunale di rinviare la trattazione dell’incompatibilità della consigliera Renata Tosi alla prossima seduta di consiglio.

Un gesto non dovuto, perché le procedure sono state svolte correttamente, ma che posso considerare opportuno nella misura in cui potrà servire alla minoranza a ritrovare la necessaria serenità per discutere di una questione così delicata.

La stessa consigliera Tosi mi accusa - cito testualmente - di non volere il confronto, di strappare, di forzare, di voler cacciare la minoranza. Identiche argomentazioni che porta il suo legale, che poi è anche il segretario delle Liste civiche di centrodestra. E’ così che questa minoranza, lo dico con rammarico, concepisce la politica: uno scontro permanente, il dito sempre puntato verso l’altro, nessuna oggettività sui fatti di cui si sta dibattendo.

Ma quali sono i fatti?

Renata Tosi, quando faceva la sindaca di Riccione, ha avuto delle cause per le quali ha chiesto e ottenuto il rimborso delle spese legali da parte del Comune di Riccione.

Cause che però ha perso o se preferisce non ha vinto. E dunque a quei rimborsi, a chiusura delle cause, non ha diritto, tanto che l’assicurazione non li ha coperti. Di conseguenza il Comune di Riccione ha chiesto a Renata Tosi la restituzione delle somme ricevute.

La consigliera però non ha ancora inteso saldare il suo debito con il Comune di Riccione che di conseguenza - il Comune, non la sindaca in carica; l’Ente, non una figura di rappresentanza politica - si è trovato nella condizione ineludibile di intentarle causa. 

Trovandosi in una condizione di lite pendente nei confronti del Comune di Riccione, Renata Tosi, continuando a non saldare il suo debito, si è trovata in una condizione di incompatibilità come consigliera comunale. Un fatto oggettivo.

Ecco perché il caso è finito in discussione in consiglio comunale, lo scorso giugno: perché i consiglieri sono chiamati a esprimere un giudizio sulla compatibilità, l’opportunità o meno di Renata Tosi di restare a svolgere il ruolo di consigliera comunale. 

Proprio su sollecitazione della minoranza, il presidente del Consiglio comunale, previo confronto con il Segretario comunale durante la seduta del 27 giugno del 2024, ha chiesto un parere al ministero dell’Interno affinché la valutazione fosse la più oggettiva possibile. 

Il Ministero dell’Interno, lo scorso gennaio, ha chiarito in modo inequivocabile  ai fini della valutazione dell’eventuale esimente rispetto alla procedura di incompatibilità,  che la restituzione delle somme anticipate dal Comune per le spese legali sostenute da Renata Tosi non è un fatto riconducibile all’esercizio del mandato amministrativo, bensì a una questione patrimoniale personale, senza entrare tuttavia nel merito della causa, com’è giusto che sia.

Traduco meglio, Renata Tosi è tenuta a restituire le somme pagate visto l’esito delle cause, chiudendo così la lite pendente nei confronti del Comune di Riccione. Non con la sottoscritta - nonostante Renata Tosi ci tenga a personalizzare lo scontro - ma con il Comune di Riccione.

I fatti sono questi. Non altri. Comprendo che chi non ha altre argomentazioni possa trovare efficace buttarla in rissa, alzare i toni, accusare gli avversari politici e contribuire ad allargare quella profonda frattura sociale con cui purtroppo deve fare i conti la città di Riccione.

Ma i fatti sono questi e né io né chi verrà dopo di me potrà cambiarli, nessuno potrà cancellare il debito che Renata Tosi ha nei confronti del Comune di Riccione, cioè di tutti i riccionesi, se non lei stessa, saldandolo. Esiste anche una proposta transattiva, formulata dal Comune, che prevede la rateizzazione del debito e la cancellazione della causa al pagamento della prima rata.

Quindi non c’è nessun complotto, non esiste alcuna congiura di palazzo. C’è semplicemente un debito che va saldato altrimenti Renata Tosi resterà incompatibile rispetto al ruolo di amministratrice del Comune di Riccione. Oppure vogliamo sostenere che anche il ministero dell’Interno, a guida del centrodestra, ha deciso di prendere parte a questo complotto?

Ben venga la scelta di rinviare alla prossima seduta la trattazione di questo punto, ma l’auspicio è che all’interno delle istituzioni si discuta di fatti, nella loro oggettività, e non si pensi di trasformare una causa per un debito nei confronti dei cittadini di Riccione come il tentativo di zittire una voce scomoda.

Mi creda Renata Tosi, avremmo preferito tutti evitare di regalarle questa vetrina in cui lei ha scelto di interpretare il ruolo di vittima. Ma ha fatto tutto da sola, intentando cause che si sapeva benissimo che avrebbe perso in partenza, e non pagando il suo debito verso la collettività". 

Daniela Angelini