Avere una visione politica chiara per rilanciare il settore turistico in Italia, è il focus su cui il Senatore del Movimento 5 Stelle Marco Croatti (nella foto) ha deciso di realizzare il suo intervento odierno in Assemblea. L'anno del Covid, infatti, ha impattato fortemente in tutti i settori economici italiani, costringendo famiglie e imprese a fare numerosi sacrifici, motivo per cui è necessario riuscire a programmare misure efficaci per stimolare una ripresa generale. A questo proposito, il Piano Europeo per la Ripresa e la Resilienza è una grande opportunità da sfruttare per rilanciare uno dei settori trainanti dell'Italia: il turismo. Considerando i tempi pre-pandemia, il turismo corrisponde a circa il 13% del PIL nazionale e, se attentamente incentivato tramite i fondi del PNRR, potrebbe raddoppiare questa percentuale.
“Il nostro Paese – dichiara il Senatore Marco Croatti – è senza alcun dubbio una delle mete turistiche europee e mondiali più attraenti per le sue condizioni climatiche, naturalistiche, storico-culturali, archeologiche, termali, enogastronomiche. A fronte di queste potenzialità uniche però, presenta in generale un’organizzazione turistica e ricettiva non all’altezza di un tale patrimonio e quindi non in grado di produrre la ricchezza possibile”. Potenziare la capacità turistica italiana è fondamentale e deve essere un aspetto prioritario dei futuri interventi pubblici. Complessivamente, ad oggi è previsto l'impiego di 8 miliardi di euro per potenziare la nostra concorrenzialità a livello internazionale. Non esistono Nazioni che possono vantare un numero di attrazioni turistiche così ampio e variegato come ne abbiamo in Italia, ma per eccellere nel settore è necessario anche adeguare infrastrutture e tecnologie, compiendo scelte lungimiranti ed ecosostenibili. Dobbiamo impegnarci per colmare il divario digitale, che, come in tutti i settori del nostro Paese, è ancora molto ampio anche nel turismo e nella cultura. In ottica green e sostenibile, andrebbero estesi gli incentivi relativi alla ristrutturazione, messa in sicurezza e riqualificazione energetica delle strutture turistico ricettive. Ciò, dunque, richiede l’estensione della misura del superbonus al 110% anche agli edifici che le ospitano, per un miglioramento delle strutture turistico-ricettive, delle attività e dei servizi turistici in chiave sostenibile. Non si tratta però solamente di migliorare interventi che già sono stati programmati nel settore turistico, dobbiamo anche immaginarne di completamente nuovi. Un esempio pratico e lampante è il settore del turismo termale che ad oggi non ha ancora potuto beneficiare di politiche capaci di valorizzarlo appieno. Si tratta di un settore molto particolare perché, oltre ad avere potenzialità nell'ambito prettamente turistico, produce benefici anche dal punto di vista sanitario. Per questo motivo il settore termale deve essere inserito e integrato nei programmi di potenziamento della rete turistica e assistenziale. Avere ben chiara una visione politica di interventi pubblici è l'unica strada per costruire un’Italia consapevole di sé stessa e competitiva a livello internazionale. Non si tratta solamente del nostro peso geopolitico, gli interventi devono rispettare i reali bisogni della nostra nazione, aiutando famiglie e imprese. Per uscire da questa crisi e rendere l’Italia protagonista sulla scena europea e mondiale, per il futuro delle nuove generazioni, - conclude Croatti - occorre un progetto che sia innanzitutto coraggioso, chiaro, condiviso e che permetta al nostro Paese di ripartire. Siamo consapevoli di poter vivere di turismo e di cultura, quindi un progetto minuzioso ed efficace di rilancio per questi settori rappresenterà un volano per l’intera economia italiana nell’era post Covid. Dobbiamo voltare pagina rispetto al passato, costruendo insieme un Paese all’avanguardia, verde, efficiente e sicuro”.