La scena se l’è presa lui, come la stragrande maggioranza degli applausi. “Andiamo a fare sta campagna elettorale”, ha concluso urlando Andrea Gnassi davanti al popolo del centrosinistra ieri mattina. C’erano Pizzolante, Arlotti, Nanni, un sacco di altri candidati, personaggi di ieri e di oggi. I parlamentari a spiegare perché ci rifanno, ma in larga parte lo avevano già detto nelle loro conferenze stampa, Gnassi invece è stato un fiume in piena. Ha catturato l’attenzione della platea partendo da Anne Frank, l’ha tenuta per una mezzoretta e ha trascinato all’entusiasmo finale. Testa, cuore, sogno e visione i capisaldi. Arginare il populismo ed il nazionalismo le battaglie da vincere mostrando che per governare una città come Rimini non servono i paracadutati e nemmeno gli ordini dall’alto. Servono la forza ed il coraggio e l’aiuto di due persone perbene che a Roma si sono impegnati per la loro terra, per la loro economia, per le loro spiagge. “Siamo in un momento della storia come quello che hanno vissuto i nostri nonni – ha detto il sindaco di Rimini – il nuovo nazismo di oggi vuole portarci fuori dall’euro, vuole far saltare in aria il Paese, vuol far nascere l’odio. Dobbiamo impedirlo”.
Politica
15:42 | 15/12/2017 - Rimini