Il Consiglio comunale ha approvato nella seduta di ieri sera il progetto di ricucitura paesaggistica, ambientale ed architettonica del complesso della Galvanina. “Un progetto che - ha sottolineato l’assessore al territorio Roberta Frisoni nella presentazione - ha avuto un iter complesso perché si tratta di un intervento in una delle aree più delicate del nostro territorio come il colle di Covignano e come tale ha dovuto tener conto delle caratteristiche storiche, ambientali e paesaggistiche di uno dei luoghi dove per prime si sono sviluppate le forme di vita della nostra comunità.” L’intervento per la ricucitura paesaggistica, ambientale e architettonica del complesso della Galvanina è stato quindi approvato – 19 i sì, 7 le astensioni - senza che siano stati espressi voti contrari. “Un risultato – ha commentato l’assessore Frisoni – che più di ogni altro dimostra la condivisione di questo progetto di sviluppo da parte di tutte le componenti politiche presenti in Consiglio sia per le sue caratteristiche ma anche per le ricadute che avrà sull’intero territorio specie sull’occupazione.
Si tratta infatti di un provvedimento inserito nel Pacchetto imprese – ha proseguito l’assessore al territorio – volto a sostenere le politiche di sviluppo delle imprese locali capaci così di dare occupazione. Ma il piano di sviluppo aziendale della Galvanina non è soltanto un grande progetto capace di dar sviluppo e lavoro ad una azienda storica del territorio ma anche un grande motore di ricucitura turistico - ambientale che nella prospettiva di crescita, con l’ampliamento e la riqualificazione del proprio impianto, è riuscita a intercettare le linee di sviluppo del nostro territorio come su quello del benessere, con il termalismo, o la ristorazione di qualità a km 0.”
Tre sono gli ambiti su cui si sviluppa il progetto: quello delle acque minerali, l’unico attualmente attivo, con lo sviluppo dello stabilimento e della sede amministrativa; quello dello sviluppo della produzione legata alla tradizione col rinnovato ristorante Pomod’Oro e il laboratorio di cucina; quello del benessere con la riqualificazione e il rilancio del parco e delle terme con l’obiettivo di farlo diventare centro benessere – wellness – spa. Un insieme articolato di funzioni, quindi, che ha l’obiettivo di dotare la Galvanina spa di uno strumento adeguato ai cambiamenti e all’evoluzione del mercato internazionale del “food, beverage and wellness”, la filiera del benessere, capace di contribuire alla promozione dell’immagine aziendale soprattutto sul mercato estero, che è attualmente il principale mercato dell’azienda riminese.
Uno sviluppo di un’attività produttiva privata d’eccellenza che si può configurare di “pubblico interesse” per le complessive ricadute positive sul territorio riminese a incominciare da quelle sull’occupazione destinata ad aumentare nella prospettiva fino a 20 nel settore produttivo e tra i 40 e 50 in quello delle terme e della ristorazione. Numerosi sono poi i vantaggi che la sua realizzazione avrà sul territorio sotto diversi profili, da quello paesaggistico - ambientale che la riqualificazione renderà maggiormente coerente sia architettonicamente che paesaggisticamente, a quello storico – culturale, con la riqualificazione dello storico fabbricato delle Terme realizzato negli anni ’60 dall’architetto riminese Mario Ravegnani Morosini, per finire a quello socio – economico attraverso la valorizzazione e lo sviluppo di un’azienda storicamente insediata nel territorio comunale e la prospettiva della creazione di nuovi posti di lavoro. Il contributo straordinario, poi, già versato dall’azienda consentirà la realizzazione di interventi volti a migliorare la viabilità sia carrabile sia nelle connessioni ciclabili del colle di Covignano, che il recente programma dei lavori pubblici ha già recepito prevedendo opere per 750.000 euro per la viabilità Covignano – San Lorenzo monte e 200.000 per il collegamento ciclabile con l’Istituto Marvelli.
Particolarmente complessa la redazione e l’approvazione del progetto che col parere favorevole della terza commissione di oggi compie il primo passo in attesa dell’esame e del voto del Consiglio comunale. L’intervento, che ha dovuto far i conti con diverse modifiche della normativa dal momento della sua presentazione alla fine del 2014, potrà essere approvato in variante agli strumenti urbanistici ai sensi dell’art.8 del Dpr 160 del 2010. Sul progetto sono stati ben 15 gli enti che si sono espressi favorevolmente tra cui quelli delle soprintendenze per i beni archeologici che per quelli architettonici e paesaggistici.
La convenzione, dalla cui sottoscrizione inizierà a decorrere il tempo entro cui dovrà essere realizzato l’intervento previsto in cinque anni, definisce anche le modalità e le tempistiche dell’opera specie per quanto riguarda le opere abusive riscontrate nell’area (e per cui il Comune ha chiesto una polizza fideiussoria di 673.000 euro), che saranno effettuate preliminarmente in maniera da non inficiare la continuità del ciclo produttivo.
In chiusura di seduta il Consiglio ha poi approvato – 19 i voti favorevoli, 7 le astensioni - lo schema di convenzione tra il comune di Rimini e la provincia di Rimini per l'assegnazione e l'utilizzo delle palestre annesse agli istituti scolastici di pertinenza provinciale.