Nel mondo si spendono 432 miliardi di dollari per riposare meglio ma ancora non si riesce a dormire bene. L’insonnia ha raggiunto proporzioni pandemiche. Una persona su dieci ne soffre e una su tre dorme male. Entro il 2024 la sleep economy che include i metodi alternativi per migliorare il riposo raggiungerà i 585 miliardi di dollari. Non tutti i rimedi funzionano e piuttosto che fissarsi con le ore di riposo notturno forse sarebbe il caso di cambiare strategie e osservare cosa si fa da svegli nelle ore diurne. Il cambio di passo lo attesta il Global Wellness Summit. Forse sta cambiando il paradigma che voleva i rimedi per il sonno come sonniferi e calmanti come unica soluzione? Quasi tutti gli organismi, compresi noi umani, hanno orologi interni giornalieri che controllano i sistemi biologici e dai nostri cicli sonno–veglia dipendono anche il nostro umore e le nostre performance metaboliche, immunitarie e riproduttive. Abbiamo bisogno della luce del sole per essere vigili e attivi durante il giorno e abbiamo bisogno del buio per avviare la modalità di sonno. Secondo gli studiosi più esperti la chiave assoluta per un sonno sano è la giusta proporzione di esposizione alla luce e all’oscurità giornaliera stabile e regolata. Dopo il tramonto quando la luce naturale scompare dobbiamo minimizzare l’influenza negativa della luce artificiale. La gestione dell'illuminazione ha un evidente impatto sulla salute umana.
dott. Alessandro Bovicelli