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Salute 14:50 | 07/09/2021 - Rimini

Dopo il ‘freno' dovuto al Covid, crescono di nuovo i numeri delle richieste per le donazioni degli organi

Ritornano a crescere numeri che riguardano l’assenso per la donazione degli organi che i cittadini possono fare nella richiesta della carta d’identità. Se infatti nel 2020 erano poco più di 3.900, coloro che avevano risposto ‘si’ alla domanda per la donazione degli organi - circa 2.900 erano quelli che avevano espresso il diniego - in questi mesi del 2021 i ‘si’ sono già arrivati a 4021. Un dato, che equivale al 57% delle richieste perché calcolato su un totale di 7028 carte d’identità erogate, in netta crescita, che riprende il trend interrotto con l’emergenza sanitaria e che nel 2019 aveva registrato il consenso alla donazione di circa 7 mila persone. Un risultato raggiunto anche grazie all’impegno che non si è mai fermato -nonostante l’emergenza sanitaria - nell’attività d’informazione verso i cittadini da parte dell'Amministrazione comunale in collaborazione con la sezione provinciale dell’Aido, l’associazione Italiana per la donazione di organi. Un aspetto, quello della comunicazione sociale, fondamentale che coinvolge tutto il sistema dell’associazionismo locale ed è indispensabile per consentire ai cittadini di fare una scelta così importante e in piena consapevolezza.

Sul fronte delle disposizioni di trattamento anticipate, registrate dall’ufficio di Stato Civile, in questi mesi del 2021 si registra un dato in linea con quello dell’anno precedente. Sono infatti 48 in tutto le disposizioni di trattamento anticipate (DAT), registrate fino ad agosto 2021 dal Comune di Rimini. Erano 69 in tutto quelle richieste nel 2020. Numeri che si sommano alle 632 dei primi anni di entrata in vigore della legge e che porta dunque a 680 i riminesi finora, che dal 31 gennaio 2018 hanno sottoscritto il documento attraverso il quale si può decidere in anticipo se, a quali e a quanto invasive cure sanitarie sottoporsi in caso di “futura incapacità ad autodeterminarsi”.