Gli esperti della Società Americana di Oncologia Clinica hanno svolto lo stesso il loro congresso in maniera virtuale. C’è grande preoccupazione per l’impatto che l’epidemia ha avuto sulla ricerca contro il cancro. Un’indagine ha rilevato che il 60% dei programmi di ricerca ha dovuto sospendere gli screening o gli arruolamenti di alcuni studi clinici e che i pazienti coinvolti negli studi sono stati meno propensi o hanno avuto più difficoltà a contattare lo staff per chiedere aiuto. Purtroppo la pandemia ha obbligato molti oncologi a ritardare o modificare i piani di trattamento per ridurre il rischio di infezioni e non si sa che impatto questi cambiamenti avranno sui pazienti. Soprattutto i ritardi nello screening e nelle diagnosi che si sono registrati in questi mesi potrebbero aumentare i rischi di diagnosticare la malattia in fase più avanzata o di recidiva.
dott. Alessandro Bovicelli