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Salute 12:18 | 04/03/2020 - Dall'Italia

Le infezioni ospedaliere

In ospedale si pensa di essere al sicuro, in realtà non è del tutto vero. Si può risolvere una patologia anche brillantemente, ma c’è sempre un pericolo dietro l’angolo. Infatti se in giro per la città e nei luoghi pubblici siamo esposti a una miriade di infezioni (coronavirus docet) ce ne sono tante altre aggressive e potenzialmente letali che abitano proprio in ospedale. Senza fare falsi allarmismi è dalle procedure chirurgiche che arrivano le minacce più concrete. Da tempo la comunità scientifica si interroga sulle infezioni ospedaliere, sui numeri in aumento e sulle misure necessarie per tenerli a bada. Non è un caso che si tenda sempre di più, anche di fronte ad interventi chirurgici complessi, a ridurre la degenza ospedaliera e a puntare, quando possibile, per interventi piccoli al Day Surgery. In Italia infatti ogni anno circa 500.000 pazienti (5-8% dei ricoverati ) contraggono infezioni che ormai uccidono più degli incidenti stradali, tra 4500 e 7000 morti le prime e 3500 morti i secondi. I soggetti più fragili sono quelli più a rischio ad essere attaccati da un batterio killer tante volte resistente anche agli antibiotici.

dott. Alessandro Bovicelli