L’igiene, e quella più banale delle mani, è la prima cosa di cui i medici dovrebbero tener conto quando fanno assistenza e non sempre purtroppo è così. In Italia, sottolinea l’Istituto Superiore di Sanità, circa l’8% dei pazienti ha contratto un’infezione collegata all’assistenza per un totale di mezzo milione di pazienti con infezioni ospedaliere all’anno. Le infezioni più frequenti sono quelle respiratorie seguite da batteriemie, infezioni del tratto urinario e del sito chirurgico. L’igiene delle mani, insieme al corretto uso degli antibiotici e all’igiene ambientale, sono i pilastri per prevenire e controllare le infezioni. Lavarsi le mani, il provvedimento a più basso costo, deve essere effettuato in 5 momenti specifici: prima di toccare il paziente, prima di eseguire procedure sterili, dopo essere stati esposti a fluidi corporei, dopo aver toccato il paziente e dopo aver toccato le cose intorno a lui.
dott. Alessandro Bovicelli