GIORGIO GABER, l’ultimo intellettuale libero della musica italiana nasce il 25 gennaio 1939. Si forma con il jazz negli anni ‘60, esordisce nel rock italiano nel 1958, prima di Celentano che era partito con le cover americane. Nel decennio successivo, all’apice del successo come cantante lascia per dedicarsi al teatro, il suo vero amore. Scomodo e geniale crea un nuovo genere, il teatro-canzone ispirato ai recital francesi di Jacques Brel con una presenza scenica inimitabile. Nella sua opera di cantautore ed interprete c’è la sintesi dell’uomo comune dall’ironia al disincanto ai tic dalle nevrosi. Mi scusi Presidente/ma questo nostro Stato/che voi rappresentate/mi sembra un po’ sfasciato/e’ anche troppo chiaro/agli occhi della gente/che tutto è calcolato/e non funziona niente. Queste parole del pezzo che da’ il titolo all’album IO NON MI SENTO ITALIANO Gaber le ha scritte nel 2003, poco prima di morire. Sono ancora attuali.
C.B.