Per info e segnalazioni:
geronimo it sundas-al-patron-grassi-non-accetto-offese-A2221 004 Per info e segnalazioni: +39 3339968310 -
Sport 16:37 | 02/06/2018 - Rimini

Sundas al patron Grassi: "Non accetto offese"

Sundas-Grassi, un bel duello a suon di lettere (per ora). Ma lunedì prossimo lo stesso Sundas potrebbe ufficializzare la data di una conferenza stampa alla quale ha intenzione di invitare anche il patron del Rimini per aprire un contraddittorio. Intanto bolla come "poco signorile" l'intervento di risposta del numero uno della società biancorossa. 

Caro Giorgio, rimango basito da quanto ho letto. Mi scrivi “La tua proposta è stata inviata in termini abbastanza irrituali..” sottolineo che tu, giorno 29 hai dichiarato, in un modo assurdo e oserei dire offensivo, che un portiere che ha appena giocato una finale champions league dovrebbe giocare con il tuo Rimini in serie C (senza nulla togliere al valore del club e della categoria). Ti sembra normale?

Mi dici altresì che siete uno dei pochi club a mettere i bilanci on line e quindi di andarli a vedere. Ebbene, evidenzio che nel sito avete messo un bilancio provvisorio e si notano euro 29.518,00 di perdita. Una nostra collaborazione poteva dare ossigeno alle casse del Rimini grazie ai nostri sponsor, è irrituale sbattere la porta in faccia ad un potenziale finanziatore. Ma evidentemente, avrete altri modi per aumentare le entrate...

I miei risultati nel mondo del calcio sono sotto gli occhi di tutti e sono sempre stato sincero e trasparente in tutte le mie operazioni.

Il mio lavoro è contattare club e farli incontrare con potenziali finanziatori, è normale che non tutti vogliano i nostri servizi, ma non accetto offese e mancanza di rispetto. Ebbene una mancanza mia di sicuro c’è stata ovvero quella di attaccare Rimini ed i riminesi forse ritenendo te, Giorgio, rappresentante del territorio e dei cittadini, ma se ben rifletto non è assolutamente così, non sei rappresentativo di una popolazione accogliente e solare quale quella romagnola".

Ce n'è per scatenare certamente un bel contraddittorio. Ma valeva la pena arrivare a questo punto?