Puntata di ieri. Alessio Sundas, personaggio calcistico che ogni tanto ci prova nei salvataggi dei club in difficoltà, aveva lanciato una proposta per portare il Rimini in serie A. Sì, avete letto bene. Sundas ha scritto alla società biancorossa dicendo che si sarebbe mosso, in caso di risposta affermativa. Ma Giorgio Grassi, patron del Rimini Footoball Club, ha risposto picche. In una lettera non solo neanche lontanamente immagina una situazione del genere ma nei confronti di Sundas non usa mezzi termini.
"Piuttosto incuriosito, mi sono messo a digitare ed ho scoperto che tu con altri sponsor e sostenitori già avevi cercato di salvare il Parma di Tanzi, la Fiorentina dei Della Valle per portarla perlomeno in Champions League, recentemente il Cagliari per potere nutrire ambizioni più importanti, che avevi provato a rilevare il Palermo di Zamparini, inoltre sei stato associato a prescindere dalla sequenza temporale al Prato, al Vicenza, alla Pistoiese, all’Akragas e altre, di cui magari nulla sappiamo. Proseguendo, ho scoperto che hai anche una buona fama di Tombeur de Femmes, beato Te, ma ti ricordo sommessamente che a Rimini è sorto il primo bagno d’Europa nel 1843 e da allora i maschi Romagnoli, detti birri, hanno conquistato sul campo significativi trofei. Rimini è la città di Fellini, di Amarcord, dei vitelloni, dei Zanza, dei latin lovers, dei bagnini più affascinanti d’Europa. Se la percentuale di successo nel conquistare i cuori delle ragazze fosse la stessa delle tue incursioni nel mondo del calcio, una ripassatina delle arti amatorie dei Riminesi non ti farebbe male. Fra di noi, usiamo dire, Pataca sì, coglione no".
Non serve aggiungere altro.