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Sport 13:10 | 15/05/2024 - Romagna

“La Perla Rosa dell’Adriatico”: l’omaggio di Riccione a Marco Pantani

Un’enorme e moderna sirena porta in palmo di mano “Il Pirata”, nella sua inconfondibile immagine da supereroe dello sport: bici da corsa, maglia rosa e bandana. Stampata in grandissimo formato – oltre 11 metri di diametro – la perla di Baronciani si trova sotto la cupola del gazebo tra viale Dante e viale Ceccarini

«Da bambino, sono stati i ciclisti delle palline colorate nelle sfide in spiaggia con gli amici nei pomeriggi al mare: quei pomeriggi fatti di bagni, giochi, succo di frutta, pane e cioccolato. Da adulto, è stato il bellissimo monumento che si vede dall’autostrada dedicato a Pantani.  Quando mi hanno chiesto di realizzare un’illustrazione per la partenza del Giro d’Italia da Riccione non ho fatto altro che sommare questi ricordi e ho disegnato questa biglia rosa, con una ragazza dai capelli color estate che tiene in mano un ciclista pirata. Sullo sfondo, le colline e Riccione affacciata sul mare. Questa è la nostra pallina rosa, anzi, questa è la nostra “perla rosa dell’Adriatico”, l’omaggio della Città di Riccione all’evento sportivo più importante d’Italia che unisce tutta la nostra penisola».

Alessandro Baronciani «La Perla Verde dell’Adriatico» è lo slogan che per decenni ha affiancato il nome di Riccione nei manifesti e nella comunicazione turistica. Il fumettista e illustratore Alessandro Baronciani – che a Riccione ha già disegnato il muro dello Spazio Tondelli – trasforma la città-giardino della comunicazione turistica nella città del ciclismo, «La Perla Rosa dell’Adriatico», omaggiando al tempo stesso il campione simbolo di tutta la Romagna, l’indimenticato Marco Pantani, con un disegno originale creato proprio per la partenza del 107° Giro d’Italia da Riccione. Il mare e le colline fra cui sono racchiuse Riccione e tutta la Riviera romagnola fanno da scenario a un’immagine da sogno. Un’enorme e moderna Sirena – «una ragazza dai capelli color estate» scrive Baronciani – porta in palmo di mano Il Pirata, nella sua inconfondibile immagine da supereroe dello sport: bici da corsa, maglia rosa e bandana. Il tutto racchiuso in una «Perla Rosa», forse emersa come la Venere di Botticelli dalle onde del mare. Una perla novecentesca, popolare ma preziosa nel ricordo: una biglia simile a quelle dei giochi d’infanzia, esplicitamente ispirata al monumento che ricorda Pantani lungo l’autostrada A14, davanti alla vecchia sede della sua storica squadra, la Mercatone Uno. 

La Perla Rosa di undici metri di diametro

Stampata in grandissimo formato – oltre 11 metri di diametro – la perla di Baronciani è adagiata nel vero e proprio ombelico di Riccione, il suo centro geografico e simbolico, l’incrocio fra le due strade pedonali più celebri e frequentate della città, viale Ceccarini e viale Dante. Posizionata come un affresco sotto la cupola del gazebo che occupa l’incrocio dei due viali, a breve distanza sia dall’Open Village del Giro (distribuito fra via Virgilio, piazzale Ceccarini e viale Giardini) che dall’area Hospitality-Podio Firma (piazzale Roma), la Perla Rosa dell’Adriatico accoglie le persone che arrivano a Riccione dalla vicina stazione ferroviaria e si dirigono verso il gruppo pronto a partire, nei pressi del mare. Al tempo stesso, accompagna il percorso del gruppo che, nella sua passerella riccionese risalirà viale Ceccarini, svoltando poi in viale Dante per procedere verso il chilometro zero e la partenza effettiva della tappa. Una serie di riproduzioni in piccolo formato della perla rosa dell’Adriatico saranno posizionate ai bordi del percorso e scorteranno simbolicamente il gruppo nel suo tragitto.

L’opera resterà a Riccione

Al termine del Giro, l’opera di Baronciani resterà a Riccione. La versione originale, da cui è tratta la riproduzione in grande formato di viale Ceccarini, è stata infatti acquisita dalla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Villa Franceschi.

Alessandro Baronciani (Pesaro 1974) è fumettista e illustratore. Formatosi alla Scuola del Libro di Urbino, e poi attivo come art director pubblicitario a Milano, ha iniziato a disegnare fumetti da autodidatta creando una sperimentale forma di fumetto postale e si è poi affermato con pubblicazioni di successo come Quando tutto diventò blu, Le ragazze nello studio di Munari, La distanza (con Colapesce), Come svanire completamente, Monokerostina. Come illustratore e grafico, ha firmato manifesti, illustrazioni per libri e copertine di dischi, collaborando con numerosi musicisti. A Riccione ha disegnato il grande murale dello Spazio Tondelli, il teatro della città.