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Turismo 11:40 | 26/06/2024 - Riccione

Si innamora della Perla Verde a 6 anni e ci torna in vacanza per mezzo secolo: la turista austriaca Andrea Welser nominata ambasciatrice della città

Aveva solo 6 anni quando la prima volta venne in vacanza a Riccione con i genitori. Era il 1973. Da allora la signora Andrea Welser, che vive a pochi chilometri da Vienna, viene sempre a Riccione, da ben 51 anni. Lunedì mattina, 24 giugno, l’assessore al Turismo Mattia Guidi le ha conferito il riconoscimento di “Ambasciatore di Riccione nel mondo” in piazzale Ceccarini, di fronte al Palazzo del Turismo.

“I miei genitori scoprirono Riccione e il quartiere Abissinia negli anni ‘50 e la città divenne il loro luogo di vacanza preferito - ricorda con affetto la turista austriaca -. Quando andai per la prima volta in spiaggia, ricordo che rimasi stupita da quanto salata fosse l’acqua. In spiaggia feci amicizia con una ragazzina. Parlavamo a gesti ma riuscivamo comunque a capirci. In quei primi anni scoppiò il mio amore per Riccione”. 

Nell’estate del 1973 la famiglia di Andrea soggiornò al Meublé Columbia e nei successivi 15 anni all'hotel Marisa, all'hotel Pierre e all'hotel Massimo con i cui proprietari la famiglia Welser è ancora in contatto. Dalla fine degli anni ‘80 viene a Riccione con il marito Klaus che, dice Andrea, ama Riccione anche più di lei, e soggiornano all’hotel Gala, dove hanno trovato ancora la grande accoglienza riccionese. Spesso si ritrova a Riccione anche con i fratelli e le loro famiglie per i quali la città resta un punto di riferimento, degli affetti e dell’allegria.

Degli anni dell’adolescenza ricorda i luoghi del divertimento come il Savioli Spiaggia, in cui si mangiava in cortile e si ballava con la musica dal vivo mentre una zona era dedicata alla discoteca per i giovani, oppure le discoteche del centro quando i giovanissimi entravano dopo cena e uscivano prima di mezzanotte. 

La signora Andrea ricorda che a 15 anni una sera uscì con un gruppo di amici italiani e tedeschi. “Loro si divertirono molto” ma lei “non riuscì a capire una parola delle loro vivaci conversazioni”. Tornata in hotel disse alla madre che non voleva più trovarsi in una situazione simile. “Era ora di imparare l’italiano”. E così fece. Oggi Andrea parla molto bene l’italiano e grazie alla tenacia di ragazzina riuscì a coltivare il grande amore per Riccione e per la sua gente.

Di Riccione, dove torna due volte all’anno, oggi Andrea ama il lungomare, la spiaggia, il sole e le persone; in 50 anni di vacanze trascorse in riviera ha vissuto i cambiamenti della città con nostalgia ma anche con orgoglio: “Riccione cambia continuamente, eppure rimane sempre la stessa” conclude Andrea con un grande sorriso luminoso che testimonia tutto l’amore che questa signora austriaca porta nel cuore per Riccione.