La categoria degli agenti di commercio con le sue tante sfumature e specificità, rappresenta lo specchio di tutto ciò che a livello economico sta succedendo nel Paese. C’è chi è completamente fermo da settimane, chi riesce a lavorare in smart working con operatività ridotta, chi può continuare perché si occupa di beni di prima necessità. Una categoria diversificata che in questo momento di emergenza paga però uno scotto grande alla burocrazia. Notevole lo sforzo di Fnaarc, la Federazione nazionale Associazioni Agenti e Rappresentanti di Commercio aderente a Confcommercio, per indirizzare i soci a non commettere errori che potrebbero anche costare una denuncia penale. Se non ancora a livello burocratico, però, il primo punto a favore di Fnaarc e Confcommercio è stato segnato. Di oggi la comunicazione da parte del ministero delle Finanze che anche gli agenti di commercio sono stati inseriti nel lotto delle professioni che possono richiedere il contributo statale di 600 euro per il mese di marzo.
“La nostra categoria si è ritrovata immersa in un labirinto di burocrazia – spiega Andrea Carichini (nella foto), presidente di Fnaarc della provincia di Rimini – Davvero tantissime le richieste di informazioni arrivate in queste settimane, anche da aziende molto strutturate ma in difficoltà a districarsi in questa giungla di norme, che ci hanno spinto a creare un vero e proprio vademecum su come evitare errori, il più delle volte commessi in buona fede. Invitiamo gli agenti di commercio a verificare se possono viaggiare e in caso affermativo a portare con sé tutta la documentazione comprovante la possibilità di spostarsi per lavoro, dalla visura camerale alla lettera di autorizzazione inviata alla Prefettura del territorio, poi una copia del contratto di agenzia o una dichiarazione della casa mandante da cui si evinca il rapporto di agenzia e la zona di competenza, infine come ulteriore accorgimento non strettamente necessario, un’agenda, anche elettronica, che comprovi gli appuntamenti e le conferme del cliente. Ora auspichiamo che il Decreto possa entrare in vigore in settimana come da comunicazione ricevuta. Sarebbe una goccia nel mare, sicuramente insufficiente se si pensa che un agente ha un giro d’affari mensile minimo di 2.000/3.000 euro a fronte di spese fisse come leasing dell’auto, carburante e imposte, ma comunque un supporto che a molti è ora indispensabile per sopravvivere. Oltre a questo, Fnaarc è stata parte attiva per aggiungere anche un contributo cumulabile da parte di Enasarco”.