Un fermento culturale che non accenna a fermarsi. I numeri del Teatro CorTe di Coriano crescono stagione dopo stagione confermando la validità e la professionalità del progetto culturale proposto dal Comune di Coriano e della Compagnia Fratelli di Taglia. Un lavoro sinergico con l’obiettivo di rivitalizzare l’entroterra romagnolo ma che negli ultimi anni, grazie a programmazioni ben pensate, ha fatto sì che il nome di CorTe riecheggiasse per l’intera Regione (tanti gli spettatori provenienti, oltre che da Coriano e dintorni, anche da Bologna, Faenza, Cesena e Rimini). Da piccolo teatro di provincia, il teatro di Coriano è riuscito a ritagliarsi un ruolo da protagonista all’interno della scena culturale romagnola facendo registrare al botteghino numerosi sold – out durante tutto il corso della stagione. Una realtà viva e dinamica con un pubblico attento e partecipe tanto da rimanere nel cuore dei tanti artisti che sono saliti sul palco.
“Il Teatro CorTe è da sempre uno dei pilastri della nostra visione del territorio – dichiara il Sindaco di Coriano, Domenica Spinelli – ed anche quest’anno ha ottenuto ottimi risultati proponendo una Stagione Teatrale di alto livello. Il Teatro CorTe si riconferma punto di aggregazione, elemento di unione della collettività attraverso la Cultura con la C maiuscola. La piena collaborazione della Compagnia Fratelli di Taglia con l’Amministrazione Comunale ha creato un insieme di fattori tali da interpretare e supportare il progresso di una Coriano Protagonista anche attraverso l’Arte, uno dei tasselli delle Terre di Coriano”.
Tanti gli artisti che hanno calcato il palcoscenico del Teatro CorTe da novembre 2018 fino ai primi di maggio 2019. Una direzione artistica ben condotta dalla Compagnia Fratelli di Taglia che dimostra ancora una volta di saper interpretare i gusti del proprio pubblico dando alla luce un cartellone che spazia dalla prosa al teatro ragazzi, passando per il teatro comico e concerti d’autore. Protagonisti del calibro di Edoardo Leo e Maurizio Lastrico (entrambi particolarmente sorpresi dall’energia del pubblico), Fabrizio Bosso e Antonello Fassari. Una stagione ritmata da Elly Sanchi e l’immancabile appuntamento internazionale gospel in compagnia di Roderick Giles & Grace.
Tanta comicità grazie alla simpatia di Chiara Becchimanzi e l’esilarante spettacolo Appunti G di Alessandra Faiella, Livia Grossi, Rita Pelusio e Lucia Vasini.
Passione dimostrata dal pubblico verso questo teatro e celebrato durante la giornata mondiale dell’amore (San Valentino) in compagnia dell’intensa voce di Cristina di Pietro e i Pop Deluxe.
Una programmazione sensibile come dimostra il toccante e coraggioso omaggio alle donne della Compagnia Fratelli di Taglia che hanno portato in scena per la prima volta un nuovo spettacolo pensato proprio in occasione della Festa della Donna.
La stagione del Teatro CorTe è stato un viaggio tra le varie discipline artistiche: tutto è iniziato con le arti circensi del Circo Paniko (quattro repliche in due giorni tutte sold out), poi si sono ripercorsi gli avvenimenti più salienti della guerra di Troia con il doppio appuntamento della Compagnia Fratelli di Taglia in Cantami O Diva, per finire con le rassegne dedicate alle nuove generazioni: Favole a Corte la rassegna dedicata al teatro per tutta la famiglia, e A CorTe Ragazzi spettacoli in mattinée per le scuole di ogni grado, elemento caratteristico di tutte le stagioni corianesi in collaborazione con Arcipelago Ragazzi.
In totale un cartellone con 34 appuntamenti per un complessivo di 4917 spettatori e una media di 145 presenze a spettacolo su una capienza di 187 posti che segna un piccolo ma significante progresso rispetto alla passata stagione (144 la media passata).
Il Teatro Corte Coriano rinnova la sua collaborazione con le associazioni corianesi come dimostrano i cinque appuntamenti del teatro vernacolare in collaborazione con Avis Comunale Coriano.
Un processo di crescita e di consapevolezza che non ha intenzione di fermarsi ma che mira a rendere il Teatro CorTe un punto di riferimento sempre più presente nel territorio. Educare le coscienze del pubblico con le diverse forme dell’arte dello spettacolo: è questo l’obiettivo del palcoscenico romagnolo.