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Cronaca 13:03 | 22/04/2023 - Rimini

Area ex Questura, questo il pensiero di Mirco Pari di Confesercenti

“Condividiamo le affermazioni del sindaco Jamil Sadegholvaad e sosteniamo la posizione dell’Amministrazione comunale sulla ex Questura e la riqualificazione del comparto di via Ugo Bassi”. Lo afferma Mirco Pari, Direttore della Confesercenti provinciale di Rimini intervenendo nel dibattito che si è riacceso in questi giorni.

“La soluzione non può essere la realizzazione di 1500 metri quadri di nuove superfici commerciali, che unita ad ulteriori superfici previste a servizio della vendita arriverebbe a coprire 6000 metri quadri, andando sicuramente a incidere pesantemente sulla viabilità già intensa della zona. Sono tra l’altro in arrivo altre superfici già autorizzate, come il supermercato Coop su 1500 mq, e sta procedendo l’iter per la realizzazione del nuovo Mercato coperto, opera strategica che darà un forte impulso di riqualificazione a tutto il centro storico. Motivi in più per cui questa città non ha assolutamente bisogno di nuovo commerciale, considerato anche che quello esistente sta operando purtroppo in un contesto di stagnazione economica e crisi dei consumi”.

Sul tema dell’interesse pubblico: “Non crediamo che un nuovo insediamento commerciale rappresenti l’interesse pubblico che giustificherebbe lo strumento dell’accordo di programma per accelerare i tempi. Non basta la motivazione del degrado (tra l’altro la proprietà dell’area è tenuta in ogni caso a mantenerla in condizioni di decoro) per forzare la programmazione urbanistica. Questo vale per il comparto di via Bassi, così come per le colonie, gli hotel chiusi, le aree artigianali non utilizzate. La nostra è una posizione coerente. Abbiamo seguito la genesi di progetti analoghi anche negli altri comuni della provincia, come a Bellaria e a Misano, e in ogni occasione abbiamo ribadito che non si possono superare gli ordinari strumenti urbanistici per cercare di realizzare nuove superfici commerciali in nome di un presunto interesse pubblico”.

“Crediamo – conclude Pari – che la proprietà debba fare i propri conti nella cornice delle regole, senza pretendere di forzarle, e presentare un progetto di intervento all’altezza delle aspettative di Rimini e dei suoi cittadini”.