"Sapevamo che non è ancora arrivato il nostro momento – dice il titolare di Baia Imperiale, Marco Badioli - noi ci stiamo comunque preparando. Innanzitutto stiamo sistemando balaustre e camminamenti così come disposto dalle nuove normative dopo il caso Corinaldo. Per il resto, siamo ottimisti e fiduciosi".
Al confine tra Marche e Romagna, la Baia resta una delle discoteche storiche di tutta la Riviera adriatica. Il problema è che quest’anno la ripartenza appare problematica. “Noi ce la stiamo mettendo tutta – dice ancora Badioli – e siamo anche fiduciose. Stiamo cercando di adeguare il locale alle prescrizioni imposte dalla commissione di vigilanza ma siamo solo l’ultimo vagone di un treno che temo farà fatica ad arrivare a destinazione”.
Tra l’altro bisogna fare i conti con la Regione Marche che è tra le più restrittive. “Noi abbiamo anche una data – aggiunge ancora il titolare del locale – ma anche se ufficializzassero la ripresa lunedì prossimo noi non saremmo pronti. Certo è che da qui alla fine di giugno noi dovremo farci trovare pronti”.
Si lavora senza sosta per un obiettivo che è nel mirino, ma non ancora a fuoco e si spera che tutto possa risolversi nel miglior modo possibile. La scommessa di Badioli e della Baia Imperiale la si gioca sul tavolo più ampio delle disposizioni govrnative e dell’applicazione dei protocolli.