"Il governo affronti la questione delle concessioni balneari e non lasci i Comuni da soli "a sbrogliare la matassa, lasciando a loro l'onere della gestione di una partita amministrativa epocale". È l'appello del sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad in vista del 31 dicembre, quando scadranno le concessioni.
"Sarebbe un errore gravissimo - dice il sindaco - con altrettante gravissime conseguenze, non per un esecutivo, una coalizione di governo, una categoria economica, ma per il futuro stesso del turismo italiano e non solo. A 118 giorni dal termini indicati dalla sentenza del Consiglio di Stato, quali sono gli orientamenti e le conseguenti indicazioni operative agli Enti locali da parte del Governo Meloni? Da una parte c'è una legge italiana (il cosiddetto Milleproroghe) che richiede di protocollare la nuova scadenza delle concessioni al 31 dicembre 2024; dall'altra c'è la responsabilità civile e penale dei funzionari comunali di applicare una norma in contrasto con la giurisprudenza amministrativa. Pensiamo forse di mandare al macello, e dunque far pagare per le colpe altrui, le centinaia, probabilmente migliaia, di funzionari comunali responsabili in materia?".
Il rischio, secondo Sadegholvaad è che ogni Comune si attrezzi autonomamente per non incorrere nelle sanzioni. "Un fai da te moltiplicato per mille - dice - un'arlecchinata tra spiagge confinanti assegnate con criteri differenti e contraddittori, per cui la vittima finale rischia di essere il cittadini, il turista, un'intero settore economico frantumato in migliaia di pezzi uno diverso dall'altro"