Due distinte bande collaboravano fra di loro per gestire il mercato dello spaccio nelle periferie e nell'entroterra Riminese. Solo tra il gennaio e l'ottobre 2017 avevano dato vita a oltre 2.000 cessioni di stupefacente a una trentina di clienti abituali. Un giro documentato attraverso appostamenti e intercettazioni telefoniche dai Carabinieri della compagnia di Rimini che all'alba di oggi hanno fatto scattare 12 misure cautelari di cui 11 in carcere e un obbligo di presentazione. Gli accusati di spaccio di sostanze stupefacenti sono tutti tunisini - ad eccezione dell'uomo sottoposto a obbligo di presentazione, un 40enne napoletano - di età compresa tra 29 e 39 anni. Uno di questi è morto nell'autunno 2017 in un incidente stradale accaduto a Ravenna. Cinque sono latitanti, quattro sono all'estero. Altri cinque sono stati arrestati, quattro nel ravennate e uno a Villa Verucchio, nel Riminese. I dodici agivano in due gruppi separati ma collaborativi tra loro e spacciavano principalmente eroina. Ultimamente avevano allargato il loro raggio di azione spostandosi anche nelle località costiere in provincia di Forlì-Cesena e di Ravenna. I militari hanno ricostruito il loro legame anche attraverso il monitoraggio delle loro pagine Facebook, dalle quali risultava che si conoscevano e si frequentavano.
Cronaca
14:48 | 28/05/2018 - Rimini