Per info e segnalazioni:
geronimo it bene-i-contributi-alle-startup-ma-facciamo-un-passo-in-pi-2-A13536 004 Per info e segnalazioni: +39 3339968310 -
Cronaca 14:13 | 11/05/2020 - Cattolica

"Bene i contributi alle startup ma facciamo un passo in più"

Il Comune di Cattolica ha pubblicato, a novembre, un bando pubblico per la concessione di contributi economici a sostegno di nuove attività imprenditoriali (di nuova apertura o trasferitesi nel territorio comunale) nel settore dell’artigianato, del commercio e della somministrazione di alimenti e bevande, al fine di implementare e sostenere la nascita di nuove realtà lavorative in città, con particolare attenzione all’imprenditoria giovanile e alle nuove attività in centro storico. Il fondo comunale (complessivamente pari a €10.000), prevedeva la concessione di contributi a fondo perduto da un minimo di €500 ad un massimo di €1.000 a partecipante al bando, utili a coprire le spese di avvio delle nuove attività di impresa, quali spese notarili e camerali, spese per l’acquisto di attrezzature, costi di attivazione delle utenze, rimborso di imposte comunali e così via. Il bando prevedeva che i beneficiari avessero dovuto aprire o trasferire la sede nel territorio comunale tra il 1 gennaio 2019 e il 1 aprile 2020, termine prorogato di un mese a causa dell’emergenza sanitaria. Rimaneva invece fermo il termine della presentazione della domanda di partecipazione al bando al 7 gennaio 2020. L’esito del bando ha visto 21 aziende ammesse al contributo, mentre 8 aziende sono state escluse poiché, pur avendo tutti i requisiti richiesti, hanno presentato la domanda oltre il termine previsto dal bando. Ferma restando l’ineluttabilità della esclusione delle domande di partecipazione pervenute dopo la scadenza del termine per la loro presentazione, si richiede al Comune di Cattolica, nel proseguire nel lodevole intento di aiutare giovani imprenditori locali, di indire un nuovo bando, analogo al precedente già scaduto, per la concessione di contributi economici per un valore complessivo pari a €4.000, a favore di quegli imprenditori esclusi per aver solamente presentato in ritardo la domanda di partecipazione: una soluzione che richiederebbe un sforzo economico minimo per il Comune, ma in grado di accontentare tutti i soggetti aventi i requisiti previsti dal primo bando già scaduto, e resa ancora più necessaria dalla difficile situazione economica che le attività imprenditoriali stanno affrontando e dovranno affrontare nei prossimi mesi.