Stentavamo anche a crederci stamattina. Abbiamo fatto il giro di alcuni distributori di carburante, ma il giudizio non è cambiato. Ben che andasse oggi rifornirsi di benzina costava un euro e 66 centesimi al litro in modalità self service. Una cifra spropositata che si aggiunge agli già annunciati aumenti di luce e gas. E allora abbiamo riflettuto: ci sono le elezioni a Rimini e anche a Cattolica. Ci fosse stato un candidato, uno che sia uno, che abbia dichiarato di farsi portavoce presso il governo centrale della protesta dei consumatori. Uno che abbia detto: vado a Roma a dire a qualche ministro del mio partito che la gente è stufa e non ne può più. Quello sì che sarebbe stato un bel gesto anziché le tante chiacchiere e le immancabili promesse che da giorni sentiamo rimbalzare da una parte e dall’altra. Come la mettiamo con la benzina? C’era chi aveva detto che avrebbe cancellato l’accise, ma così non è. C’era chi aveva preso le parti dei tanti automobilisti che non sanno più dove sbattere la testa, ma non è cambiato nulla. Anzi, le cose sono peggiorate. Allora ci facciamo portavoci di un invito: si faccia avanti un candidato sindaco che si impegni a lavorare per cercare (un tentativo, per carità) di convincere chi ci comanda che non è possibile venire tartassati da tasse, gabelle e aumenti. Perché prima o poi a furia di tirarla, la corda si stucca…
Cronaca
15:22 - Cattolica