L'Amministrazione Comunale ha voluto incontrare, lunedì mattina, il pittore Guido Di Carlo per ringraziarlo della donazione che ha elargito in favore delle necessità legate all'emergenza della guerra in Ucraina, ed in particolar modo ai bisogni dei profughi presenti sul territorio cattolichino. L'artista, infatti, ha deciso di devolvere il ricavato della vendita dei quadri che, nelle scorse settimane, erano stati esposti presso il Palazzo del Turismo all'interno della mostra "Le vele - Il coraggio di osare". "La somma raccolta da Di Carlo - spiega l'Assessore Nicola Romeo - è stata versata sul fondo "Cattolica - città solidale". Lo ringraziamo per l'iniziativa proposta con estremo garbo, con l'esclusiva intenzione di sensibilizzare sul drammatico tema della guerra e delle conseguenze che ne scaturiscono. Un pensiero che ha voluto dedicare a delle persone verso cui tutti noi oggi ci sentiamo particolarmente vicini. Chi ha contribuito acquistanto una sua opera ha avuto modo di portarsi con sè la bellezza artistica donata da Di Carlo ma soprattutto tanta bellezza nell'animo per lo scopo nobile a cui si è preso parte".
Non si tratta della prima "mostra benefica" organizzata da Di Carlo che in passato ha collaborato con l’associazione Ageop e con la parrocchia, all'epoca guidata da Don Biagio Della Pasqua. "Mi fa piacere - aggiunge Di Carlo - che si sia compreso questo gesto. Metto a disposizione il mio lavoro, le mie opere. La mia ricchezza è quella di donare. Sono nato nel '36 e, anche se bambino, ho vissuto la guerra e sento vicinanza per chi la vive in questo momento". Prima di congedarsi, è stato espresso l'augurio reciproco di poter organizzare delle nuove esposizioni.
GUIDO DI CARLO. Pesarese di nascita, giramondo per vocazione, ha avuto fin da giovane la passione per la pittura frequentando per alcuni anni lo studio del Prof. Guerrino Bardeggia, imparandone i segreti dell'arte. La sua esperienza artistica è progredita con la partecipazione a concorsi pittorici e mostre sia personali che collettive riscuotendo elogi e consensi dalla critica, a cui hanno fatto seguito mostre allestite all'estero, in particolare in Germania, Francia, Svizzera, Spagna ed infine in America a New York. Attualmente si è ritirato a vivere in un casolare ai confini del Parco San Bartolo (in via Siligata 12) ma, non sazio, continua con grande impegno a dedicare interesse ad espressioni artistiche d'avanguardia, desideroso ancora di destare pathos e fermento in chi si avvicina alle sue opere.