Nel tardo pomeriggio della giornata del 07.07.2024, personale della Polizia di Stato di Rimini ha tratto in arresto un cittadino straniero per il reato di tentato omicidio.
Nello specifico, alle ore 19:00 circa, un equipaggio della Volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico è intervenuto all’interno del parco pubblico cittadino “Fabbri”, in quanto un uomo che stava facendo attività ginnica, assistiva ad una violenta lite tra due soggetti stranieri. Il testimone riferiva che, in seguito al suo intervento, riusciva a bloccare l’azione violenta dell’aggressore, che si dava alla fuga. La vittima riversa a terra, presentava diverse ferite profonde, inferte dall’aggressore alla testa, al collo e al braccio, mediante l’utilizzo di un coccio di vetro di un collo di bottiglia, in attesa dell’arrivo dei soccorsi. Gli agenti giunti sul posto,diramavano le ricerche dell’aggressore a tutte le Volanti sul territorio, grazie alla descrizione fornita dal testimone e dalla stessa vittima, che risultava cosciente, e dopo poche decine di minuti lo intercettavano ad una centinaia di metri distante dall’accaduto. L’uomo si presentava visibilmente agitato, con una sudorazione elevata e con un evidente taglio ancora sanguinante sul palmo della mano destra, molto probabilmente procurato nell’utilizzo del collo di bottiglia utilizzato per pugnalare la vittima. Gli operatori sentita la vittima, alla quale sono stati applicati 50 punti di sutura, riferiva che il suo aggressore era un conoscente con il quale era scaturita una lite, in quanto l’uomo pretendeva dalla vittima la somma di Euro 20, compenso del lavoro in campagna attuato per la raccolta di cipolle.Al suo rifiuto, l’uomo infrangeva a terra una bottiglia di vetro ed iniziava a colpirlo violentemente, urlandogli di ucciderlo.
In seguito ai fatti accaduti, il giovane veniva tratto in arresto per il reato di tentato omicidio e veniva trattenuto presso le camere di sicurezza della Questura, fino alla mattinata odierna in attesa della traduzione presso la Casa Circondariale.
Si ricorda che nei confronti delle persone indiziate ed imputate vige la presunzione di innocenza.