Quasi 138 mila i pasti recuperati dal 2009 ad oggi nelle mense del Gruppo Hera, per un valore totale di circa 570 mila euro, evitando la produzione di circa 61 tonnellate di rifiuti (corrispondenti a circa 133 cassonetti) e l’emissione di oltre 250 tonnellate di CO2. Senza contare i consumi di acqua, energia e terreno che sarebbero stati necessari per confezionare quei pasti. Sono questi i dati principali, diffusi in occasione dell’XI edizione della “Giornata nazionale di prevenzione dello Spreco Alimentare” di oggi 5 febbraio, che riguardano CiboAmico, il progetto nato 15 anni fa dalla collaborazione tra il Gruppo Hera con Last Minute Market, impresa sociale e società spin off dell’Università di Bologna che promuove la lotta allo spreco e la sostenibilità ambientale.
Grazie a CiboAmico, nel pieno rispetto di tutte le norme igieniche e sanitarie previste, vengono recuperati e donati i pasti non consumati dalle mense aziendali del Gruppo Hera. CiboAmico finora ha coinvolto 8 mense emiliano-romagnole (Bologna, Granarolo dell’Emilia, Imola, Rimini Ferrara, Ravenna, Modena e Forlì) e da quest’anno viene esteso anche a quella di Cesena.
In particolare, nella mensa Hera di Rimini, grazie a CiboAmico, dal 2010 ad oggi è stato possibile recuperare quasi 14 mila pasti, per un valore complessivo che sfiora i 64.300 euro. Un risparmio che ha consentito alla onlus locale coinvolta di investire le risorse così liberate in altri progetti. Si tratta dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII che provvede al ritiro delle eccedenze alimentari e alla loro redistribuzione quotidiana al beneficiario: la Capanna di Betlemme, luogo che accoglie i senza tetto.