Colombo (FdI): "La città ha bisogno di altro, non di battaglie simboliche"

"Anche quest’anno, torna il rituale dibattito: revocare o meno il nome "Mussolini" a Villa Mussolini o revocare o meno la cittadinanza onoraria a quello che bel bene o nel male fu un cittadino Riccionese e che anzi la rese meta di villeggiatura conosciuta un tutta Italia ed all'estero. Un copione già visto, che si ripete puntualmente in vista del 25 aprile, come se il problema dell’antifascismo oggi si riducesse a una targa da cambiare.

Questo tipo di revisionismo non serve a nulla. Non cambia la storia, non la migliora, e soprattutto non educa. Nascondere le statue dei Cesari nelle cantine perché  donate dal Duce, rinominare ville o cancellare simboli del passato fascista non è un atto di progresso: è solo una forma di rimozione. Come se bastasse nascondere i segni per superare il passato. E invece è proprio la memoria, anche quella scomoda, che ci permette di capire, giudicare e imparare.

A distanza di quasi 80 anni, sembra paradossale che i veri nostalgici siano proprio quelli che ogni anno, con puntualità, tornano a proporre queste battaglie simboliche. Mentre Riccione ha bisogno di altro. Mentre la memoria ha bisogno di essere compresa, non censurata".

On. Beatriz Colombo

Fratelli d'Italia