Il “Renzo Pasolini” porta una trentina di giovani a scoprire il bello della minimoto, grazie alla disponibilità di Transitalia Marathon. Il sodalizio riminese, guidato da Sergio Rastelli, ha organizzato, la scorsa domenica, una manifestazione del ciclo “Hobby Sport”, proposta dalla Federazione motociclistica italiana. Due tecnici federali, in questo caso Stefano Cruciani e Matteo Ciprietti, hanno insegnato a bambini e ragazzini, dai 6 e i 13 anni d’età, come divertirsi in sella in sicurezza in sella ad alcune minimoto.
"Non abbiamo fornito solo le minimoto – spiega Rastelli – ma anche caschi, paraschiena, gomitiere, ginocchiere e guanti. L’utilizzo di queste protezioni è stato il primo passaggio per istruire i ragazzini nella pratica del motociclismo. Gli istruttori federali, poi, hanno dato i primi rudimenti per partire, avviandoli all’utilizzo del minimoto in un percorso segnato da birilli".
L’iniziativa è stata realizzata dalle 15 alle 18.30 nel piazzale Fellini, dove aveva spazio il village della Transitalia Marathon, il grande appuntamento moto turistico in fuoristrada, partito proprio da qui per la sua edizione 2023.
"Vorrei ringraziare Martino Barberi, che si è prodigato nella realizzazione dell’iniziativa – aggiunge Rastelli – ed in generali gli altri consiglieri del “Renzo Pasolini”, in particolare Fabrizio Santarini, Franco Zaghini e Roberto Mussoni, Segnaliamo anche la collaborazione con Transitalia Marathon: appena salutato i partenti alla manifestazione abbiamo allestito l’area di prova, andando in continuità con l’evento che ha avuto gran successo, 450 partenti e tantissime case costruttrice ad animare il villaggio espositivo".
Rastelli si lascia ad un’ultima considerazione: "La collaborazione fra Federazione motociclistica italiana, Transitalia marathon e il “Renzo Pasolini” è stata fruttuosa. Una volta di più le attività del motoclub si inseriscono all’interno di un territorio che non trascura nulla in termine di attenzione al mondo motociclistico: attenzione alla sicurezza attiva e passiva ed alla formazione dei ragazzi alla pratica a partire dalla primissima infanzia".
Tutto per confermarsi non solo “Motor’s valley” (terra di motori), anche “Rider’s land” (terra di piloti).