"L'avevamo già detto in tempi non sospetti: nel piano di riqualificazione dell'area della “ex nuova Questura” non possono starci medie e grandi superfici commerciali. Ora lo dice anche la gran parte dei residenti della zona, che stando al percorso partecipativo condotto dall'amministrazione comunale preferiscono sicuramente 'i negozi di prossimità, le attività e botteghe del mercato coperto, anziché la media-grande distribuzione', e suggeriscono anche 'la realizzazione di un piccolo mercato rionale'.
Questa è la prova che la posizione che abbiamo preso e mantenuto nel tempo non è ideologica, bensì in sintonia con le esigenze di una Rimini che è cambiata ed è attenta alla sostenibilità, alla vivibilità, al verde, ai servizi, in definitiva a tutto ciò che è più vicino alle persone e al loro benessere.
Non è più tempo di grandi spazi impersonali e di non-luoghi. Il territorio è già saturo di superfici commerciali medie e grandi (tra l'altro sono già iniziati i lavori per un'ulteriore superficie commerciale a poca distanza da via Flaminia e dall'area della ex questura). La mobilità va verso modelli sostenibili, difficilmente compatibili con i pesanti flussi legati alle grandi realtà commerciali.
La città ha bisogno di altro, lo diciamo da anni e ora lo conferma anche il sondaggio che riflette lo spirito dei riminesi. Oggi c'è bisogno di rinaturalizzazione, risocializzazione, di vivere in luoghi con un'anima. In quell'area trovino spazio verde, servizi al cittadino, piccoli negozi di qualità tipici dei borghi, aree residenziali, ma non l'ennesimo supermercato".
Mirco Pari
direttore Confesercenti provinciale Rimini