Erano ritenuti molto vicini a potenti famiglie del Napoletano, una sorta di lunga mano economica in Romagna, i principali imputati del processo che si è concluso con una serie di pesanti condanne. Il tribunale collegiale di Rimini con una camera di consiglio lunghissima terminata dopo le 21 di ieri sera ha condannato Pio Rosario De Sisto detto “zio Pio” alla pena complessiva di 19 anni e due mesi di reclusione e 2.700 di multa; Nicola Borghetti (difeso dall’avvocato Giuliano Renzi) alla pena di 4 anni e 2.700.00; Eugenio Conocchia (difeso dall’avvocato Nicola Montefiori) alla pena di due anni e tre mesi e 1.800 euro; Renato Schetter alla pena di cinque anni e nove mesi; Francesco Enrico Pasquini alla pena di cinque anni e quattro mesi; Franco Pozzi (difeso dall’avvocato Nicoletta Gagliani) alla pena di un anno e nove mesi; Antonio Orlando alla pena di tre anni e dieci; Antonio Nuvoletta alla pena di tre anni e dieci mesi; Pasquale Nuvoletta alla pena di cinque anni e 10 mesi (entrambi i Nuvoletta difesi dall’avvocato Alberto Donini); Pasqualino Caccavale (difeso dall’avvocato Maurizio Valloni) alla pena di tre anni e dieci mesi. L’indagine che aveva prodotto sei misure cautelari nel 2016, era stata condotta dai carabinieri del nucleo operativo e denominata ‘Idra” e le accuse erano estorsione e bancarotta, esercizio abusivo del credito, intestazione fittizia di beni, truffa e riciclaggio. (Fonte Ansa).