" Nella lotta contro gli ultimi la destra ed il governo Meloni non possono certamente essere accusati di incoerenza. Il progetto politico che mira a costruire un Paese che abbandona chi è più debole e sostiene ed asseconda chi è più ricco, forte e magari furbo, non poteva che colpire la sanità pubblica, il cui valore di spesa rispetto al PIL scenderà al 6.7% nel 2023, al 6.3% nel 2024 , al 6.2% nel 3025 secondo dati proprio del governo. Questa destra ha una visione chiara di sanità: chi dispone di risorse potrà ricorrere alle prestazioni dei privati con la garanzia di efficienza e qualità, mentre chi non può permetterselo dovrà' accontentarsi di un servizio sanitario nazionale che il governo Meloni renderà sempre più debole ed allo sbando. Cresce il distacco rispetto a paesi come Germania e Francia che investono nella sanità pubblica oltre il 9% del Pil ed allo stesso tempo si decide di non sostenere tutti i professionisti delle ASL e degli ospedali pubblici che si trovano in grande difficolta per mancanza di risorse, di investimenti e di carenza di organico. La battaglia a favore della sanità pubblica è un altro tema su cui le forze progressiste, in parlamento ed in tutto il Paese, dovranno essere unite, compatte e determinate nei prossimi mesi. Questa visione della destra, corporativa e neoliberista, renderà questo paese più diviso, meno inclusivo e con enormi ingiustizie sociali." Così in una nota il senatore del Movimento 5 Stelle MARCO CROATTI . S.B.
Cronaca
20:18 - Riccione