Era stato arrestato il 3 maggio per il reato di false dichiarazioni a pubblico ufficiale e per l’inottemperanza all’ordine di allontanamento dal territorio italiano. Per l’uomo, nel processo con rito direttissimo di ieri, il Giudice aveva disposto di posticipare il giudizio (per la richiesta del termine a difesa da parte del suo avvocato) e l’immediato allontanamento dal territorio nazionale. Denunciato in stato in stato di libertà gli operatori di polizia lo hanno riportato presso gli Uffici della Questura di Rimini per il dispiego delle pratiche del caso. Dopo poco il suo arrivo presso la Questura, la persona è stata nuovamente arrestata per il reato di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.
Difatti, il cittadino senegalese di 46 anni, mentre era in attesa, approfittando del momento di cambio del personale all’ingresso, riusciva a scappare allontanandosi velocemente per le vie del centro di Rimini. Subito diramate le ricerche alle pattuglie in zona ed inseguito dai poliziotti presenti in Questura, in particolare da un agente che per qualità sportive di corridore riusciva a raggiungere ed a fermare il senegalese che, vistosi “in trappola” opponeva una forte resistenza, sferrando calci, pugni e spintonate nel tentativo di guadagnare nuovamente la fuga. Unitamente ad un equipaggio di volante, lo stranieroveniva bloccato e tratto in arresto per il reato di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.
Nella mattinata di domani l’arrestato sarà di nuovo sottoposto a processo con rito direttissimo.