Nelle prime ore del mattino del 19 dicembre scorso la Polizia di Stato di Rimini ha proceduto nei confronti di tre cittadini stranieri, di cui due sono stati tratti in arresto per i reati di Violenza o minaccia e Resistenza in concorso a Pubblico Ufficiale. Uno dei due giovani è stato anche denunciato in stato di libertà per Porto d’armi atti ad offendere. I tre stranieri, inoltre, sono stati tutti denunciati in stato di libertà per il reato di Danneggiamento aggravato.
Nello specifico, alle ore 05.37 circa, giungevano diverse chiamate al Numero Unico di Emergenza 112 -NUE nelle quali alcuni residenti di Viale Regina Elena riferivano che un gruppetto di giovani molto agitati stava danneggiando delle auto in sosta. Giunti sul posto i poliziotti rintracciavano i richiedenti, rifugiatisi nel frattempo negli androni dei palazzi poiché impauriti, i quali indicavano la direzione di fuga dei giovani in questione.
Gli agenti riuscivano così ad individuare il gruppetto in fuga e lo fermavano subito dopo. I soggetti da subito si mostravano molto agitati, tanto che uno di loro si avvicinava pericolosamente ad uno dei poliziotti, il quale con molta lucidità riusciva anche a scorgere la lama di un coltello, occultata nella mano destra del giovane.
Nonostante l’evidente stato di alterazione e la loro opposizione, i tre soggetti venivano condotti in Questura dove, sia durante il tragitto che durante la permanenza nelle camere di sicurezza, attuavano una resistenza attiva, minacciavano i poliziotti verbalmente tentando di aggredirli con pugni e calci.
In considerazione dei fatti accaduti, due dei tre soggetti venivano tratti in arresto e condotti presso la Casa Circondariale di Rimini, in attesa della convalida dell’arresto.