Oggetto: Richiesta di intervento nei confronti dell'abbandono dei territori da parte di ENEL
Gentile Presidente,
Lei, come gli abitanti della Sua Provincia e della città di cui è Sindaco, conosce l’ENEL da tanti anni ed ha avuto moltissimi rapporti con le Squadre operative, con i Tecnici di rete dislocati nel territorio. Lei, in particolare, li ha avuti come interlocutore istituzionale locale.
Questa vicinanza è sempre stata motivo di correttezza, di funzionalità e di efficacia nei reciproci ruoli; con l’opportunità di intervenire prontamente e di garantire un servizio qualificato e un’assistenza continua, sia ai consumatori domestici che alle attività economiche e produttive della Sua realtà.
Negli ultimi dieci anni l’ENEL ha messo mano a ristrutturazioni organizzative che si muovono in controtendenza e che si sono tutte connotate per un progressivo abbandono del territorio, un calo del personale di oltre 6 mila Unità. Talvolta per sostituire le persone fisiche con la tecnologia, ma più frequentemente per contrarre le spese di gestione, attraverso l’accentramento e l’esternalizzazione delle funzioni verso imprese terze e, comunque, deresponsabilizzare verso gli obblighi del servizio elettrico.
Nei prossimi mesi l’ennesimo di questi interventi si concretizzerà e l’ENEL SpA sembra intenzionata ad accorpare la U.O di Riccione a Rimini ed annettere la Zona di Rimini a quella di Forlì e Ravenna, con evidenti ripercussioni negative per tutta l’utenza localmente gestita, in ragione dell’allargamento dei confini lavorativi oltre provincia.
Gentile Presidente,
la nostra segnalazione non vuole essere una sterile azione di denuncia speculativa, riconducibile a semplice interesse dei Lavoratori elettrici, bensì il doveroso richiamo della Sua attenzione, prima che queste scelte aziendali siano rese operative a tutti gli effetti, affinché anche le Autorità locali e gli Organi democratici possano valutare l’opportunità di intervenire nei termini che riterranno utili e necessari. Senza trascurare, peraltro, che l’abbandono del territorio da parte dell’ENEL significa anche eliminazione o dispersione di possibilità occupazionali e di ricchezza.
Avendo avuto esito negativo il tentativo di raffreddamento del 1 agosto 2018 presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, le Segreterie Nazionali di Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil, hanno proclamato lo sciopero dei dipendenti di tutta l’Azienda ENEL. ENEL continua a esternalizzare il lavoro, creare precarietà lavorativa, a non assumere nelle Aree operative in cui vi è una forte carenza di personale, come denunciato più volte anche nella nostra provincia, mentre continua a chiude centinaia di presidi.
A causa del forte caldo leggiamo dei disservizi che la mancanza di energia elettrica ha provocato a tutta la cittadinanza, e per questo motivo la Filctem Cgil di Rimini ritiene doveroso specificare che tutto ciò è causato principalmente dalla mancanza di investimenti che da quasi vent'anni mancano sulle linee elettriche ed in particolar modo su quelle della costa. ENEL ha preferito utilizzare i sistemi di controllo a distanza sulle cabine elettriche invece di ammodernare gli impianti di trasporto dell'energia elettrica.
In queste giornate tutti i dipendenti ENEL, a causa della mancanza di personale, hanno lavorato senza sosta giorno e notte per ripristinare il servizio elettrico anche grazie all'apporto dei lavoratori delle ditte in appalto e dei colleghi intervenuti dalle province limitrofe. Nonostante la mancanza di personale, in questi anni, i dipendenti ENEL, ed in particolare della nostra provincia, hanno risposto al lavoro ordinario attraverso tutte le prestazioni straordinarie, pur di mantenere alta la qualità del servizio, nonostante il disegno industriale di ENEL sia quello di aumentare i ricavi riducendo l’occupazione. Lo stato di agitazione che inizierà il 2 settembre 2018, e che bloccherà tutte le prestazioni straordinarie, avrà forti ripercussioni sul territorio e di ciò ci scusiamo con i cittadini, ma occorre dare un chiaro segnale all’Azienda. Siamo pronti a mettere a disposizione la documentazione esplicativa che l’Azienda ha predisposto per la consultazione delle Organizzazioni sindacali e, se sarà ritenuto necessario, anche per un incontro diretto nel quale fornire tutti i chiarimenti del caso.