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Cronaca 13:54 | 20/09/2024 - S. Giovanni in Marignano

Domenica 22 settembre torna il Capodanno del Vino e Palio della Pigiatura

Torna uno dei principali eventi marignanesi, occasione per riscoprire i sapori, i profumi e le tradizioni della cultura agricola romagnola, facendo un salto indietro nel passato, ai primi del Novecento, quando la pigiatura dell’uva era una vera e propria occasione di festa condivisa. L’evento “Capodanno del Vino e Palio della Pigiatura” si realizza dal 2000 grazie ad una fruttuosa collaborazione tra Amministrazione comunale, Associazionismo, commercio e tante altre realtà del territorio. L’evento si svolge in contemporanea con Il Vecchio e l’Antico che riparte, dopo la pausa estiva, ogni quarta domenica del mese e ad un mercatino artigianale in via Roma.

In Piazza grandi protagoniste le degustazioni enogastronomiche con prodotti della tradizione romagnola: acquistando un calice con la comoda tasca, sarà infatti possibile degustare il vino delle cantine marignanesi Enzo Ottaviani, Fattoria Poggio San Martino, Cantina Franco Galli e Tenuta del Monsignore. Quest’anno arriva una importante novità: il circuito dei Borghi più Belli d’Italia, di cui San Giovanni fa parte da diversi anni, sarà quest’anno rappresentato dal Comune di Dozza, sede dell’enoteca regionale dell’Emilia Romagna, con la visita del Sindaco Luca Albertazzi, Presidente dell’Associazione Borghi più Belli d’Italia Emilia Romagna. Insieme alle cantine marignanesi saranno dunque presenti le cantine di Dozza Assirelli Vini e Cantina Mazzolani e Biagi, che presenteranno il vino albana dei colli imolesi, un bel connubio da acquistare insieme ai vini romagnoli. 

Oltre al vino sono in programma due degustazioni alimentari: una bruschetta di pane con l’olio di Frantoio Oleario Bigucci o Olio Ferri ed una piada con porchetta proposta da Circolo Arci o con fagioli a cura di Scuolinfesta aps. Si tratta dei sapori della tradizione che sarà possibile scoprire e degustare in questa speciale giornata grazie alla collaborazione con il territorio, realtà produttive, aziende agricole ed associazioni. Si conferma inoltre la possibilità di pranzare in Piazza dalle ore 12.00 circa, degustando in anteprima un menu a base di fagioli e piada.

Tantissime sono le realtà coinvolte nell’evento che ancora una volta promette di stupire: dai quasi 100 volontari pronti a vestire i panni di nobili, borghesi e contadini di inizio del Novecento (coinvolta anche l’Amministrazione comunale) fino agli oltre 15 antichi mestieri che saranno rievocati in via XX Settembre, dove sarà possibile incontrare calzolaio, ciabattino, rigattiere, sarta, ricamatrice, cestaio, bottaio e tanto altro ancora… La rievocazione è a cura di Aps Pro Loco che si occupa di ogni dettaglio, dai costumi, ai personaggi, all’allestimento, grazie alla presenza di volontari e realtà del territorio che mettono in scena il nostro passato, ma anche all’impegno annuale dedicato alla ricerca e realizzazione di costumi ed accessori adatti all’evento.

Il programma di questa edizione riserva spazio alla musica con gli interventi del Corpo Bandistico e i balli nell’aia di Scintille. 

Nella Chiesa della Beata Vergine delle Grazie (detta di Santa Lucia) sarà inoltre possibile apprezzare le sonorità dell’organo settecentesco dei fratelli Ricci da Verucchio grazie al M° Roberto Torriani.

Dalle ore 17.00 arriva il culmine dell’evento con la sfilata del gruppo storico e il “Palio della Pigiatura” a cura di Aps Pro Loco e Dott. Cav. Cucchiarini, dove le frazioni storiche marignanesi, La Cattolica, Monte di Conca, Pian di Ventena, Pietra fitta, rappresentate da una coppia, si sfidano per aggiudicarsi il Palio di Marignano, pestando l’uva a piedi nudi nella botte. Lo scorso anno ha visto la vittoria della frazione di La Cattolica: “Attendiamo tutti i marignanesi in Piazza vestiti dei colori delle frazioni per tifare e scoprire il vincitore di questa edizione!”.

Afferma l’Amministrazione comunale: “Abbiamo desiderato fortemente garantire la riuscita di questo evento sia per il richiamo di pubblico che per il grande valore storico, culturale ed enogastronomico che rappresenta, in quanto conferma il legame ancestrale con la terra ed il vino, e racconta le origini del borgo. Ogni anno l’entusiasmo per questo evento è palpabile: tantissimi sono impegnati a preparare una festa  indimenticabile e gioiosa e la risposta del pubblico è sempre significativa. Un plauso a tutti gli attori dell’evento, associazioni, commercio, aziende agricole e le cantine che ogni anno scelgono di celebrare con noi la festa di fine vendemmia”.

 

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