Buoni spesa, Cosap in esenzione per la parte in estensione, sostegno alle piccole imprese, alle partite Iva e lavoratori senza cassa integrazione, bonus nidi e materne, oltre all'investimento per l'affitto del punto vaccini di Riccione. Questi i vari capitoli su cui l'amministrazione di Riccione impegnerà i fondi ricevuti dallo Stato per la zona rossa. Il piano di spesa è stato illustrato questa mattina in due distinti incontri web con sindacati e categorie economiche, dal vice sindaco e assessore ai Servizi alla Persona, Laura Galli e l'assessore al Bilancio, Luigi Santi.
"Abbiamo 881 mila euro per aiutare chi ha subito danni e perdite maggiori a causa della pandemia - ha spiegato l'assessore Galli -. Il pensiero va a tutte quelle famiglie che non hanno reddito o che non sanno se potranno contare sul rinnovo della cassa integrazione che scade a fine marzo, così come non è ancora chiaro se verrà rinnovato il blocco dei licenziamenti. Famiglie intere che ancora non hanno avuto alcun ristoro, è a quelli che vogliamo rivolgersi e per i quali abbiamo pensato di rinnovare i buoni spesa". Il Comune di Riccione emanerà un nuovo bando dal valore di 150 mila euro per i buoni spesa. Generi di prima necessità e farmaci che seguiranno le modalità già sperimentate con l'accredito sulla tessera sanitaria. Avranno la precedenza i residenti a Riccione, coloro i quali non hanno avuto alcun sostegno pubblico. Il bando verrà emanato all'inizio di marzo in modo da poter iniziare le prime erogazioni entro il mese in tempo utile per la Pasqua.
"Abbiamo pensato di agevolare il commercio e i pubblici esercizi con il rinnovo della Cosap gratuita per la sola parte di estensione - ha detto l'assessore Santi -. Le attività che estenderanno l'occupazione del suolo pubblico, la sola parte in più oltre alla consueta, sarà loro gratis. Mentre fino al 31 marzo tutta l'occupazione del suolo pubblico è gratuita. Abbiamo pensato anche a ristori per quanti hanno perso giorni di asilo e materne a causa delle quarantene, in linea con l'ordine del giorno votato in Consiglio comunale".
"La novità è quella di inserire tra i possibili beneficiari di ristoro i professionisti, i dipendenti e le piccole imprese che hanno subito un calo del lavoro e del fatturato a causa del Covid - ha aggiunto l'assessore Galli - questo perché i fondi della zona rossa sono stati inviati dallo Stato con questa precisa indicazione".
Il bonus partirà da mille euro in su e sarà distribuito attraverso due i bandi che i tecnici del settore Servizi alla Persona e Attività produttive elaboreranno. La distribuzione ai beneficiari a cominciare dal mese di aprile.
"Il principio che eticamente ed umanamente intende seguire l'amministrazione comunale di Riccione è quello di aiutare chi non è mai stato aiutato da nessuno - ha detto la Galli -. Chi deve fare la spesa e ha la cassa integrazione in scadenza ed ad aprile non avrà ammortizzatori sociali. Le famiglie che hanno pagato gli asili ma il servizio è stato sospeso per le quarantene, i liberi professionisti che non possono fatturare, le imprese artigiane che col Covid hanno sofferto di più. Mille euro possono essere considerati pochi su fatturati in tempi normali senza pandemia, ma credo che oggi siano già qualcosa. Inoltre se il numero delle persone che presenteranno domanda eccederà i fondi a disposizione il comune a quel punto potrà anche pensare di integrare con fondi propri. Intanto iniziamo a dare delle risposte il prima possibile".
Dalle categorie economiche è arrivato il plauso unanime al principio di "prima a chi ha davvero bisogno" ma da più parti è arrivata la richiesta di agire sulla Tari, per abbattere le tariffe sui rifiuti. Dall'incontro è emerso ancora una volta la volontà delle associazioni e del Comune di incontrare Hera. L'insufficienza dei fondi per la zona rossa è stata la principale osservazione da parte delle categorie economiche.