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Cronaca 15:05 | 22/11/2018 - Rimini

Follie prima dentro e poi fuori l'albergo: arrestato

Gli agenti di Polizia hanno tratto in arresto un riminese 36enne  gravato da innumerevoli precedenti in materia di stupefacenti, danneggiamento e molestie, resosi responsabile del reato di resistenza a Pubblico Ufficiale. Mercoledì pomeriggio era giunta una segnalazione dall'addetto alla reception di un albergo di via Pascoli che un alloggiato, in stato di forte agitazione, stava danneggiando la camera. Già da tempo l'uomo aveva arrecato molto disturbo con urla e rumori dovuti, probabilmente, al danneggiamento dell’arredo della sua stanza. L’albergatore per ben quattro volte lo aveva invitato a tenere un comportamento consono, senza però riuscire ad aver risultati. I poliziotti si sono trovati davanti un individuo che oltre a imprecare dicendo di stare male ed avere bisogno di un'ambulanza, gesticolava in maniera pericolosa. La piccola camera occupata era completamente stata messa a soqquadro, la televisione rovesciata a terra e nel bagno danneggiato il bidet, staccato dal pavimento oltre al water. L’uomo poi diceva di essere in compagnia di un amico, anche se nella stanza non vi era nessun altro, e che aveva assunto 1,5 gr. di cocaina.  Sul comodino a fianco al letto, gli agenti trovavano della sostanza stupefacente di colore bianco (poi successivamente analizzata e riconosciuta come mix di cocaina e  ketamina) con vicino arrotolata una banconota da 10 Euro. Lo stesso presentava anche delle ecchimosi sulla geronimo it follie-prima-dentro-e-poi-fuori-lalbergo-arrestato-A3912 009fronte ed una ferita sulla testa; non sapendo giustificare come se le era procurate, iniziava a dire che era terrorizzato perché aveva udito poco prima una forte scossa di terremoto. Nello scendere le scale il riminese si scagliava contro un agente per poi prendere a calci e pugni i poliziotti che, a fatica, riuscivano ad ammanettarlo ma questi, nonostante i mezzi coercitivi apposti ai polsi, continuava a scalciare con violenza all'indirizzo degli agenti, per almeno una ventina di minuti, periodo necessario per l'arrivo dell'ambulanza. L’uomo, dichiarato sul posto in stato di arresto per resistenza nei confronti degli operatori di Polizia, veniva portato in Pronto Soccorso per lo stato di agitazione psicomotoria, ma anche in ospedale, incurante della presenza di molte persone bisognose di cure lì presenti, continuava ad urlare e a scalciate all'indirizzo degli agenti nonché del personale del 118 che lo aveva accompagnato. Lo stesso così veniva piantonato in ospedale.