Il Cinema Fulgor ha dunque riaperto i battenti in pompa magna. Questa mattina, dopo una introduzione lasciata alle immagini e ai suoni di uno zibaldone che ha attraversato la storia del cinema, hanno preso la parola gli ospiti, preceduti dall’intervento del sindaco Andrea Gnassi. “Il cinema è fatto di sogni. A volte accade il contrario: accade cioè che il cinema sia di ispirazione ai nostri sogni – ha esordito il sindaco - Anche le città, come il cinema sono fatte di sogni, che si devono trasformare in segni. La scelta che ha fatto Rimini, con il Fulgor, con il Museo Fellini, con la rigenerazione dei contenitori culturali, va in questa direzione. Diceva Victor Hugo che ‘il futuro è una porta, il passato è la chiave per aprirla’. L’idea di città che Rimini sta portando avanti è quella della porta e della chiave. L’Italia può stare dentro questo processo di cambiamento investendo sulla bellezza, sulla cultura, sulla sua storia. Rimini sta cambiando senza rinunciare al suo passato. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a questa meraviglia, da chi ci ha lavorato, ai sindaci che mi hanno preceduto“.
Sul palco si sono poi succeduti tra aneddoti e ricordi la nipote del Maestro, Francesca Fabbri Fellini, lo scenografo tre volte premio Oscar Dante Ferretti, che ha ideato l’allestimento delle sale del Fulgor, l’attore Sergio Rubini, che ha raccontato il suo primo incontro con Fellini, la sua esperienza sul set di Intervista quando aveva circa 25 anni, le telefonate all’alba del regista. “Da quando l’ho incontrato mi trovo sempre a parlare di lui, è entrato nella mia vita. E’ un onore, oltre che una piccola responsabilità. Ed è per questo che oggi essere qui è una grande emozione”. Dopo le parole del presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini (“oggi riconsegniamo a Rimini, all’Emilia Romagna e al mondo un patrimonio non solo culturale, ma civico. Fellini è il segno di un’Italia che si è riscattata”), ha chiuso la giornata il ministro ai Beni culturali Dario Franceschini. “Il Fulgor è fantastico, è quasi un peccato che si spengano le luci per vedere i film – ha esordito - Quello che si sta facendo a Rimini è in linea con quanto sta facendo il paese, cioè abbinare la cultura al turismo, per valorizzare le eccellenze di questo paese. Per questo con convinzione abbiamo deciso di finanziare il progetto del Museo internazionale dedicato a Federico Fellini. Investire su Fellini e sulla cultura rappresenta una grande scelta strategica per la città”. Il Ministero infatti ha annunciato l’assegnazione di altri 3 milioni di euro, come ulteriore contributo per la realizzazione del Museo Fellini, già finanziato con 9 milioni di euro per un totale di 12 milioni di euro.