Gianni Indino, presidente del SILB-Fipe dell’Emilia Romagna e della provincia di Rimini:“Posto che il riposo va rispettato, se i locali da ballo ottemperano alle disposizioni su orari e decibel, le proteste sono già spente. Ma per affrontare agosto nel migliore dei modi è doveroso un appello a tutte le parti: serve collaborazione, evitando un accanimento contro i gestori che già mettono in campo strategie per contenere le criticità legate alla musica e per limitare gli schiamazzi all’uscita, anche con interventi ulteriori rispetto a quelli richieste dalle norme. Accoglienza e tolleranza hanno fatto del nostro territorio una meta turistica di rilievo e le discoteche ne sono parte integrante”
“Posto come assunto che il riposo va rispettato e che i rumori molesti vanno limitati al massimo, soprattutto nelle ore notturne – dice Gianni Indino, presidente del SILB-Fipe dell’Emilia Romagna e della provincia di Rimini - non credo che scagliarsi a suon di proteste contro i locali da ballo sia la mossa giusta per arrivare ad una soluzione. Se i locali hanno ottenuto i permessi, rispettano gli orari e i decibel della musica, le proteste sono già spente. La Riviera riminese vive questa stessa situazione su più territori: che si parli di Rimini o Riccione, o di altre località di mare, c’è sempre qualcuno che vorrebbe più silenzio. Ma la costa romagnola è turistica e la musica, i locali da ballo, sono parte integrante di una proposta che i nostri ospiti continuano ad apprezzare negli anni. Questo anche grazie a doti come l’ospitalità e la tolleranza che hanno sempre contraddistinto le persone che vivono in Riviera e che ci hanno fatto diventare una delle mete balneari più ricercate a livello internazionale.
Le discoteche in questi anni hanno messo in campo molte strategie per contenere la musica alta, anche con interventi ulteriori e onerosi rispetto a quelli richiesti dalle norme e in accordo con le amministrazioni pubbliche. Dirò di più, si stanno impegnando anche per limitare i disturbi legati agli schiamazzi delle persone all’uscita, anche con l’impiego di personale aggiuntivo. Ovviamentenon è pensabile che possano addirittura accompagnare gli avventori in uscita fino all’albergo o impedire loro di chiacchierare nei dintorni.
Il senso di responsabilità dei gestori dei locali è indubbio e come sempre anche noi, come associazione, sollecitiamo affinché si trovino soluzioni adeguate. Potrei fare altri esempi di chi invece non si pone nemmeno questi problemi, come i chiringuito o gli alberghi che festeggiano incuranti fino a notte fonda: le proteste arrivano anche a noi. Per questo ritengo che sia doveroso un appello a tutte le parti, per affrontare al meglio questo mese di agosto che ci attende: serve grande collaborazione da parte di ognuno, evitando un accanimento contro i gestori che, al di là delle polemiche, sono impegnati ad ottemperare a tutte le disposizioni e a dotarsi di tutta la tecnologia necessaria ad evitare criticità. Senza dimenticare il fondamentale ruolo dei nostri locali da ballo nell’offerta turistica e nell’appeal della nostra destinazione che fa del turismo una delle fonti privilegiate della nostra economia territoriale. Accoglienza e tolleranza hanno fatto della Riviera riminese un fiore all’occhiello del turismo, che ci ha elevato a capitale del divertimento estivo”.