Per Halloween anche le sale del Museo del Territorio sono state invase dalle atmosfere misteriose della giornata più spaventosa dell’anno. Ieri pomeriggio, giovedì 31 ottobre, si è chiusa la rassegna culturale “Ottobre al Museo per Famiglie” con l’ultimo appuntamento dedicato al mistero nella storia: “Un Medioevo da paura!”.
L’evento tematico, curato da Andrea Tirincanti e Claudio Ugolini, ha coinvolto i bambini e le famiglie in un viaggio straordinario nella storia di un’epoca misteriosa e affascinante come il Medioevo, a partire dall’incontro con le più terrificanti raffigurazioni del tempo. Attraverso le rappresentazioni di storie medievali spaventosissime sono emerse tante curiosità provenienti da quel lontano e straordinario passato.
L’appuntamento di Halloween ha chiuso la rassegna autunnale organizzata dal Museo del Territorio “Ottobre al Museo per Famiglie” che, per un mese intero, ha proposto incontri, visite guidate, laboratori e passeggiate storiche. Attraverso un approccio più divertente e coinvolgente, il pubblico è stato accompagnato in un viaggio straordinario per approfondire i temi, i fatti e le curiosità della storia e dell’archeologia.
La rassegna è partita la prima domenica del mese di ottobre con la visita fuori porta a Gemmano, teatro della sanguinosa battaglia omonima durante la Seconda guerra mondiale, avvenuta tra il 4 e il 15 settembre 1944, quando le forze alleate cercarono di sfondare la Linea Gotica. All’appuntamento dedicato alla memoria storica è seguito il laboratorio didattico “Nella bottega del vasaio” in compagnia dell’archeologo sperimentalista Riccardo Chessa. L’archeologo di Archeoworld ha riprodotto le matrici delle lastre in terracotta rinvenute durante gli scavi condotti dal museo di Riccione e in questa speciale occasione i partecipanti hanno potuto realizzare le proprie lastre architettoniche guidati dagli esperti.
Domenica 20 ottobre è stata la volta di “Che mito il museo!” con una lettura animata mitologica e una passeggiata storica guidata nell’antico borgo di Riccione Paese. La passeggiata ha condotto il pubblico alla scoperta degli edifici storici più significativi lungo l’antica via Flaminia, oggi corso Fratelli Cervi, con racconti e aneddoti legati alle antiche botteghe, vere testimonianze della storia e dell’identità di Riccione. Domenica scorsa, 27 ottobre, l’appuntamento è stato con “Coderdojo”, il laboratorio di informatica che ha coinvolto ragazzi e ragazze nel creare giochi e storie con temi legati all’archeologia. L’appuntamento è stato il primo di una serie di sei incontri organizzati per la stagione 2024 e curati dal programmatore Daniele Barzotti, fondatore di CoderDojo Riccione, un club di programmazione gratuito che segue il movimento no-profit internazionale nato in Irlanda nel 2011, con l’obiettivo di avvicinare i giovani dai 7 ai 17 anni al mondo dell’informatica.
Alla realizzazione degli appuntamenti della rassegna hanno collaborato il Comune di Gemmano, il Servizio patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna, CRB 360°, Archeoworld e Coderdojo Riccione.