L'associazione Radicali Rimini "Piergiorgio Welby" rilascia una proposta in una nota in seguito all'inizio del procedimento di VIA per la costruzione del parco eolico offshore al largo delle coste di Rimini e Cattolica.
"In questi mesi - si legge nel documento diffuso in proposito - ci siamo battuti affinché il progetto del Parco Eolico uscisse dallo stallo politico in cui si era arenato. L'invasione dell'Ucraina ha messo in evidenza la viscerale dipendenza energetica che legava l’Italia alla Russia, rendendo quello delle energie rinnovabili un tema di importanza capitale e la corsa a salire sul carro del parco eolico si è fatta frettolosa, quell'impianto che qualcuno, fino a qualche mese fa, avrebbe definito "ecomostro". Come associazione crediamo che questo progetto possa essere un volano per il rilancio della città: alla costruzione di questa notevole infrastruttura energetica potrebbe fare seguito la creazione di un’area di divulgazione scientifica. Una proposta potrebbe essere sfruttare una o più colonie che oggi giacciono in stato di abbandono. Un’area che contenga al suo interno un centro visite, centri di ricerca, un museo dell’energia rinnovabile e dell’ecologia. Potrebbe essere il punto di partenza per la creazione di un tecnopolo capace di coniugare la valorizzazione dell’infrastruttura al largo, la divulgazione scientifica, la ricerca e l’impresa. La costruzione del parco eolico offshore, se portata a termine, costituirebbe un'occasione da sfruttare e per fare ciò è necessario lavorare affinché essa non appaia soltanto come un'installazione estranea, ma sia un'infrastruttura connessa alla città e dalla quale la cittadinanza possa trarre benefici e sviluppo. Sappiamo - si conclude - che è un progetto ambizioso, ma è pur vero che qui in Romagna dalla sabbia siamo stati capaci di costruire un impero turistico, con lo stesso impegno possiamo provare a creare un polo di sostenibilità d’eccellenza, che rappresenti una città moderna e all'avanguardia. Il parco eolico di Rimini da ecomostro può diventare una eco-opportunità, sta alla politica locale coglierla"