“Abbiamo discusso del futuro dei mercati agroalimentari italiani, con un focus sul cambiamento degli orari di apertura, in una visione più moderna ed evoluta dell’attività. Al CAAR lavoreremo gradualmente affinché tutte le parti interessate possano rendersi conto che il cambiamento è necessario per stare al passo e adeguarsi al futuro. Insieme al direttore Cinzia Furiati incontreremo nuovamente commercianti e produttori della nostra strutturaper illustrare cosa è emerso dagli incontri e avviare una valutazione”
Il presidente del CAAR – Centro Agro Alimentare Riminese, Gianni Indino a Catanzaro per la riunione dei mercati ortofrutticoli italiani aderenti a Italmercati, che fa seguito all’appuntamento svoltosi alcune settimane fa a Verona. Insieme al presidente di Italmercati e direttore del centro agro alimentare di Roma (CAR), Fabio Massimo Pallottini, numerosi direttori e presidenti dei mercati all’ingrosso della penisola.
“Una giornata intensa, in cui abbiamo discusso del futuro dei mercati agroalimentari italiani, con un focus sul cambiamento degli orari di apertura dei centri, in una visione più moderna ed evoluta dell’attività. Tema di attualità in questo incontro tenuto nella sede della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia alla presenza del presidente Pietro Falbo e del “padrone di casa” Daniele Ciranni, presidente del Centro Agroalimentare di Catanzaro, che ringraziamo per l’ospitalità.
Si è discusso dell’opportunità di cambiare gli orari dei centri agroalimentari italiani che, seppur con necessità diverse a seconda dell’ubicazione geografica, convergono sulla linea tracciata nel precedente incontro di Verona. Anche qui a Catanzaro si è sottolineata la volontà di non accelerare i tempi, ma di lavorare gradualmente affinché tutte le parti interessate possano rendersi conto che il cambiamento è necessario. Non possiamo fermarci alle soddisfazioni immediate, ma è d’obbligo adeguarsi al futuro per non essere tagliati fuori dal mercato.
Per quanto riguarda il CAAR di Rimini, nel mio intervento ho ribadito la disponibilità a valutare la scelta, ma non ad imporla nell’immediato. Desidero infatti avere piena condivisione da parte dei produttori e dei commercianti che operano all’interno della nostra struttura. Occorre trovare una quadra che renda possibile un graduale e condiviso cambiamento degli orari, che ritengo comunque necessario. Le motivazioni sono numerose e importanti: far fronte alla difficoltà di cambio generazionale dovuto ai diversi stili di vita odierni, che fanno prediligere alle giovani generazioni lavori in orario diurno e, collegato a questo, porre rimedio alla difficoltà del reperimento dipersonale che sia disposto a lavorare su turni notturni. Sappiamo bene che, anche se si trova, non rimane per lungo tempo abbandonando il lavoro per altre opportunità con orari più consoni alla vita quotidiana e familiare. Senza dimenticare gli aspetti di natura puramente economica, con un evidente risparmio per le imprese nell’operare di giorno. I vantaggi sono evidenti e sono per tutti, ma per operare questo cambiamento necessitiamo di una svolta sia concettuale che tecnologica, con l’implementazione delle celle frigorifere e dei trasporti su camion frigo che consentano agli operatori di lavorare mantenendo la freschezza e dunque la qualità del prodotto.
Qui a Catanzaro abbiamo fatto un passo avanti nella discussione e ci siamo dati appuntamento tra qualche mese per avere altri feedback ed elementi da riportare alle prossime riunioni nazionali. A Rimini, insieme al direttore Cinzia Furiati, incontrerò nuovamente produttori e commercianti per fare il punto della situazione e avviare una valutazione interna concordata. Lavoreremo in questa direzione, con la consapevolezza che al momento per il CAAR è improponibile attuare immediatamente il cambio di orario, che rimane tra gli obiettivi del mio mandato perché credo fortemente che questa sia una soluzione per aumentare i volumi di lavoro e una grande opportunità sia per il Centro agroalimentare, sia per tutti coloro che vi operano”.