Farmacisti convenzionati, donatori di sangue, operatori delle associazioni nel sistema delle ambulanze, taxisti, autisti di auto con conducente, sacerdoti e operatori del trasporto pubblico ferroviario e su gomma. Sono le categorie cui sarà estesa in Emilia Romagna la campagna di screening sierologici. L’obiettivo della Regione è “dare la caccia” al virus sul territorio. L’adesione è sempre su base volontaria.
“In questo modo conosceremo meglio le modalità di circolazione del virus e il rischio di diffusione in specifici ambiti di popolazione che, come in questo caso, hanno contatti sociali più frequenti e diffusi”, spiega l’assessore alla Salute Raffaele Donini.
I test sierologici consentono infatti di capire, attraverso la presenza degli anticorpi, se la persona ha avuto contatti con il virus e di tracciarne così una sorta di mappatura sul territorio. Se il risultato è positivo, si procede con l’effettuazione del tampone per verificare se la malattia è in corso; se anche il tampone risulta positivo, viene attivata la presa in carico che contempla l’osservazione, l’isolamento del paziente e l’eventuale terapia.