Nelle scorse ore gli agenti della Polizia di Stato hanno arrestato un 36enne della provincia di Rimini per possesso e fabbricazione di documento di identificazione valido per l’espatrio falso, a denunciare due cittadini stranieri (un 40 enne originario dell’India e un 48enne originario della Macedonia) per irregolarità sul territorio nazionale, una cittadina italiana di 40 anni originaria della provincia di Ferrara per furto aggravato e due cittadini italiani per tentata truffa.
Primo intervento all’altezza di Piazzale Cesare Battisti dove due soggetti, alla vista della polizia, con fare sospetto, si allontanavano velocemente cercando di far perdere le proprie tracce salendo a bordo del primo pullman di passaggio. Prontamente gli operatori bloccavano l'autobus di linea della Start Romagna, individuando nei sedili posteriori i due individui, un 42enne originario del Ferrarese, e un 36enne di Cattolica il quale in un primo momento dichiarava di non avere documenti al seguito, ma solo successivamente mostrava una carta d'identità personale a lui intestata. Dagli accertamenti effettuati, emergevano numerosi precedenti penali a carico dei due individui sottoposti a controllo. A carico del 36enne risultavano reati per stupefacenti, truffa, contraffazione ed uso di segni distintivi, falsità in testamento olografo, cambiale e appropriazione indebita.
Dalla perquisizione personale, all'interno del portafogli dell’uomo veniva rinvenuta la fotocopia della carta di identità ed un carnet di 8 assegni, staccati dalla matrice, riferiti a conti correnti diversi, di cui lo stesso non dava una plausibile giustificazione; inoltre emergeva una discordanza tra la fotocopia della carta d'identità e la carta d'identità esibita in quanto presentavano una foto diversa, caratteri di scrittura diversi, la firma dell'ufficiale dell'anagrafe ed il timbro del comune di rilascio, oltre ad altre anomalie presenti nel retro di tale documento, facendo presumere la falsificazione di tale documento. I poliziotti pertanto lo hanno tratto in arresto per possesso e fabbricazione di documento di identificazione valido per l’espatrio falso. Al termine dell’udienza del processo per direttissima tenutosi nella mattinata odierna l’uomo è stato sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di firma giornaliero in Questura, in attesa di una nuova udienza fissata nei prossimi giorni.-
Secondo intervento presso la Coin di Corso D'Augusto per una segnalazione di un furto. Una donna aveva rubato un prodotto cosmetico (di una nota marca e del valore di circa 30 euro) dalle scansie per nasconderlo all' interno del proprio zaino, dopo averlo privato della confezione e dell'antitaccheggio. La direttrice, dopo aver visionato le immagini dell'impianto di videosorveglianza, raggiunta la porta d'uscita del negozio, riusciva a fermare la ragazza segnalata che, superata la barriera delle casse, si stava apprestando ad uscire, allertando nel frattempo le forze dell’ordine che denunciavano la ragazza per furto aggravato.
Terzo intervento per la ricerca di una auto di colore rosso con a bordo due individui, un uomo e una donna, i quali avevano appena tentato la c.d. “truffa dello specchietto” ai danni di un 50enne originario di Rimini che però non ci era “cascato” ma anzi aveva chiamato subito il numero di emergenza della Questura. Il mezzo segnalato (che risultava essere intestato a una società di autonoleggio), veniva rintracciato da una delle volanti presenti sul territorio in via Planco. All’interno i due individui segnalati (un 52enne originario di Milano e una 43enne della provincia di Salerno) entrambi pluripregiudicati con precedenti per truffa, estorsione e furto aggravato. Gli accertamenti e la denuncia del riminese hanno permesso di appurare che i due individui avevano richiesto la somma di 225,00 euro per il presunto specchietto rotto, richiesta accompagnata anche dalla “disponibilità” ad accompagnare la vittima presso il primo bancomat per prelevare la somma di denaro. I due sono stati denunciati per tentata truffa aggravata.