“La coerenza non è virtù da sbandierare, ma da applicare. Con quale coerenza la sindaca di Riccione e la sua maggioranza continuano a chiedere la cancellazione della Notte Rosa trasformata quest’anno in Pink Week e programmata in tutta la Romagna dal 3 al 9 agosto? Con quale coerenza chiedono di annullare le iniziative spalmate su 100 km di costa ed entroterra e gestite da un piano di sicurezza concordato con le autorità preposte, ma organizzano eventi e concerti nel cuore di Riccione con Radio Dj? È questo un comportamento coerente o pretestuosa propaganda politica?
A Riccione un giorno si vuole aprire tutto, tanto da annunciare l’apertura anticipata delle spiagge in pieno lock down, mentre il giorno dopo si vuole chiudere tutto. Che poi tutto non è, perché secondo l’amministrazione riccionese una Notte Rosa spalmata su una settimana porta il rischio di contagio, mentre gli eventi pagati a Radio Dj evidentemente sono asettici. Britti, Allevi e Gabbani non vanno bene, Irama e Calcutta invece sì. Ma perché? Forse il problema sta nelle date della Notte Rosa, che quest’anno sono slittate e coincidono con la programmazione di eventi made in Riccione? Dove sta la coerenza, dove sta la serietà in tutto questo?
La Notte Rosa magari sarà da rivitalizzare o da ripensare dopo 15 anni dalla sua nascita, non lo escludo. Sicuramente quest’anno sarà da gestire più che mai con grande responsabilità da parte di tutti, ma con convinzione dico che rimane un evento di sistema molto attrattivo per il turismo di tutta la Riviera romagnola, che su questa iniziativa ha saputo rilanciare il suo appeal di meta del divertimento per tutte le età. Un format che ancora fa parlare di noi in tutta Italia e di esempi ne potrei fare tanti, anche negli ultimi giorni in cui mi è capitato di ricevere complimenti dalla Versilia alla Puglia, al Trentino. L’annuncio della Pink Week ha fatto aumentare le prenotazioni e permette anche, in prospettiva, di dividere e regolamentare meglio i flussi ferragostani anticipando la presenza di migliaia di persone nella settimana precedente al Ferragosto.
Se non mi meraviglio più delle boutade della politica, mi dispiaccio invece che una piccola parte degli operatori turistici, quelli che sfruttano altri target per i loro business, prestino il fianco ai detrattori senza pensare alla prosperità dell’intero territorio. Dispiace davvero che Riccione ancora una volta non riesca e non voglia più fare squadra, proprio ora che solamente tutti insieme possiamo rendere più forte e sicuro il nostro territorio e il nostro turismo. Non è il momento di dividersi, ma il momento di fare fronte comune. Abbiamo un problema enorme più grande di noi, e dobbiamo affrontarlo insieme. Non mi riferisco solo al covid-19, ma all'economia dei nostri territori che sta per essere spazzata via a causa del coronavirus. Dobbiamo stare insieme e dobbiamo avere più coraggio nel fare scelte anche difficili, ma necessarie a ritrovare entusiasmo, capacità imprenditoriali, volontà di ripresa ed investimenti”.
Gianni Indino presidente di Confcommercio della provincia di Rimini