Il presidente di Confcommercio della provincia di Rimini, Gianni Indino, risponde punto su punto alle polemiche di questi giorni sugli orari e le regole per i chiringuitos di spiaggia nel Comune di Rimini.
- L’interrogazione del consigliere Bellucci. “Ho parlato personalmente con il consigliere comunale Andrea Bellucci, che mi ha spiegato come secondo lui ballare in spiaggia significhi offrire ai meno abbienti la possibilità di ballare anziché recarsi in discoteca dove costa di più. Ammesso e non concesso che un drink in spiaggia costi meno, la sua lodevole intenzione va a cozzare con la legalità. E’ come se a un ragazzo che vorrebbe una camicia firmata e non può permettersela, fosse concesso di rivolgersi al mercato della contraffazione. In questo modo si autorizza un sistema illegale del vivere quotidiano: ritengo sconcertante le basi su cui poggia la sua interrogazione in consiglio comunale”.
- Non si torni al passato. Ma quale futuro? “Tutte le località turistiche e le mete più in voga tra il pubblico giovanile chiudono la spiaggia alle ore 22. Ibiza, Lloret de Mar, Cipro, Montenegro, Grecia… Non esiste da nessuna parte la spiaggia vissuta a tarda notte. Ad Ibiza hanno fatto un tentativo qualche anno fa, per poi tornare indietro la stagione seguente e ne ho testimonianza diretta dalle parole del presidente del consiglio di Ibiza, Vicente Torres Guasch, incontrato lo scorso anno”.
- Passo indietro Cna. “Al direttore di Cna, Davide Ortalli, rispondo anche se spero che la risposta la conosca già da solo. Nella zona Marano di Riccione stiamo portando avanti un percorso legato a titoli autorizzativi che i locali possiedono. Questi locali sono a tutti gli effetti delle discoteche con regolare licenza da ballo, cosa molto differente da ciò che accade sulla spiaggia riminese. Stupisce molto che il direttore di una associazione di categoria non conosca la differenza tra legalità e illegalità. Sulla questione Marano, siamo pronti ad un tavolo con Federalberghi Riccione, interlocutore accreditato a parlare di turismo, per discutere il futuro dell’area e illustrare il progetto sottoscritto collettivamente dai locali e già presentato all’amministrazione comunale riccionese.
- L’accordo tra categorie. “Sperando questa volta di non essere smentito, tutte le associazioni di categoria (ad eccezione di Cna che si è tirata indietro e ancora non ne abbiamo capito il reale motivo), riconfermano l’accordo raggiunto ai tavoli organizzati dall’amministrazione comunale riminese, per l’apertura dei chiringuitos tutto il giorno, con chiusura alle ore 23:30. Mi auguro che l’amministrazione tenga conto dell’accordo che coinvolge il 95% delle categorie sedute ai tavoli e interessate all’argomento, che dia risposte chiare perché la stagione è ormai alle porte e non dia totale credito ad una esigua minoranza”.
- No all’accentramento in spiaggia. “Ancora una volta ribadiamo che ci batteremo sino alla fine per non dare il via a questo tipo di accentramento di attività sulla spiaggia, che di fatto penalizza tutte le attività che insistono nell’area sopra al lungomare e nel centro storico, che tanto fanno per rinnovarsi, rimanere sul mercato e soprattutto rimanere aperte nonostante le tante difficoltà che incontrano. Siamo fermamente convinti che non si possa distorcere l’economia di un intero comparto solo a beneficio di pochi”.