È stata simbolicamente inaugurata alla Scuola media Agostino Di Duccio a Miramare l’installazione dei 22 erogatori di acqua nelle sette scuole medie del territorio comunale, un progetto che ha consentito anche la distribuzione di circa 4mila borracce in acciaio a tutti gli studenti.
L’iniziativa è stata voluta dal Comune di Rimini e cofinanziata da AMIR, che ha fornito le borracce, e da Romagna Acque che si è occupata dell’installazione nelle scuole con Adriatica Acque, società fornitrice degli erogatori e che si occuperà della loro manutenzione. L’iniziativa è stata promossa da Atersir nell’ambito delle attività a favore della riduzione della quantità di rifiuti di plastica.
I 22 erogatori sono stati distribuiti tra le diverse scuole in base alla dimensione: 3 nella scuola “Di Duccio”, 2 nella scuola “Borgese”, 4 nella scuola “Panzini”, 3 nella scuola “Bertola”, 3 nella scuola “Fermi”, 3 nella scuola “Alighieri” e 4 erogatori nella scuola “Marvelli”. Gli erogatori sono dotati di un sistema di disinfezione UV che unisce la tecnologia della luce LED al potere germicida dell'emissione UV-C. Attraverso l’utilizzo delle borracce e degli erogatori, posizionati vicino alle aule e alle palestre, si vuole sensibilizzare gli studenti alla sostenibilità ambientale e alla necessità di ridurre l’utilizzo della plastica.
All’inaugurazione erano presenti, oltre agli assessori Anna Montini e Mattia Morolli per il Comune di Rimini, anche Tonino Bernabè Presidente di Romagna Acque, Alessandro Rapone Presidente di Amir, Alberto Sebastiani di Adriatica Acque e Rosanna Menghi vicepreside della scuola.
“Cogliamo di nuovo l’occasione - dichiarano gli Assessori all’Ambiente e all’Educazione, Anna Montini e Mattia Morolli - per ringraziare AMIR e Romagna Acque, per questo progetto capace di tenere insieme le esigenze di sostenibilità ambientale con quelle educative. Un progetto completo che consente ai ragazzi di portare con sé una borraccia vuota riempiendola poi a scuola. Con il fine ultimo di evitare l’utilizzo delle bottiglie di plastica e contribuire alla riduzione delle quantità di rifiuti derivanti da questo tipo di imballaggio. È un’occasione per creare consapevolezza negli studenti invitandoli a prestare attenzione a comportamenti sostenibili che possano migliorare l’ambiente in cui tutti noi viviamo”.