La musica che va incontro ai bambini: si può sintetizzare così ciò che in questi giorni sta avvenendo presso i centri estivi gestiti da Kiklos a Bellaria Igea Marina, grazie a una nuova iniziativa firmata dall’Associazione culturale InArte. L’iniziativa prevede che in tre distinte giornate – la prima martedì scorso, la seconda giovedì scorso, la terza in programma martedì prossimo – facciano visita ai centri estivi tre giovani ma già bravissimi musicisti che collaborano con la scuola comunale Glenn Gould e che fanno parte dell’organico della prestigiosa YMEO Young Musicians European Orchestra. “L’idea è nata nel contesto del più ampio progetto dal titolo ‘Musica in movimento’, frutto della collaborazione con Kiklos e finanziato dall’Istituto scolastico Comprensivo di Igea, che nel mese scorso ha coinvolto una trentina di bambini”, spiega la Presidente dell’Associazione culturale InArte Ilaria Mazzotti. “Già in questa occasione”, continua, “è stato toccante vedere i più piccoli alle prese con la musica: ciò che cerchiamo di fare è qualcosa che va oltre il semplice avviamento all’ascolto, è piuttosto l’idea di farli entrare in una dimensione comunicativa consapevole circa i tanti linguaggi di cui dispongono per esprimere se stessi. Tutti meritevoli e arricchenti, a partire proprio dalla musica.”
Ora, dopo il lavoro condotto le scorse settimane dagli educatori, l’idea di alzare l’asticella facendo incontrare i bambini e tre giovani concertisti. La prima, la ventenne Lucia Sperandio, che già vanta collaborazioni orchestrali e si è diplomata con il massimo dei voti presso il conservatorio Bruno Maderna di Cesena, ha portato il suo violino martedì scorso nel giardino della scuola Manzi; giovedì, Alessandro Casali, già docente di musica, pianista, organista, clavicembalista, compositore e musicologo, ha portato il suo clavicembalo al cospetto dei bambini nel giardino del ‘Bosco incantato’; infine, martedì 31 agosto, il 22enne Alex Rossi, diplomato con il massimo dei voti presso l'Istituto Verdi di Ravenna, già impegnato in orchestre internazionali, farà ascoltare le note del suo fagotto nel giardino della scuola ‘Delfino’.
“Non a caso, abbiamo scelto tre strumenti non tra i più conosciuti e sicuramente poco mainstrem”, sottolinea Ilaria Mazzotti, “e forse per questo dà ancora più soddisfazione”, conclude, “vedere l’interesse dei più piccoli, lo stupore di fronte a una nota che nasce e chissà, la scintilla di quella che può essere una futura, grande passione.”